20 luglio 2020
Settimana di rialzi per lo Steel Stock Index di siderweb che recupera terreno con +6,7% superando le performance dei principali listini internazionali. I mercati rimangono positivi nell’area euro con il FTSE MIB che sale del 3,3% e l’indice EuroStoxx del 2,1%. Settimana negativa per gli indici cinesi con l’SSE di Shangai che perde oltre 5 punti percentuali. Tuttavia, contrastato l’andamento per le società siderurgiche del Paese asiatico mentre ben intonati i gruppi tedeschi ed australiani.
Top & flop
Miglior rendimento settimanale per la cinese Xinjiang BaYi Iron & Steel che avanza del 15,2% dopo un balzo del 10% della scorsa settimana. Xinjiang BaYi Iron & Steel è parte del gruppo BaoSteel che ha annunciato l’aumento dei prezzi di distribuzione a livello nazionale di 100 renmimbi alla tonnellata in previsione di aumenti della domanda e maggiorazioni di prezzo del minerale. Seconda miglior performance settimanale per la tedesca Kloeckner con +10,6% che continua il trend positivo intrapreso da fine maggio dopo aver scontato i ribassi legati ai risultati del primo trimestre 2020 quando, a causa del coronavirus, l’EBITDA del gruppo si è attestato a 21 milioni di euro, in ribasso rispetto ai 34 milioni dell’anno precedente determinando una perdita per azione di 0,10 euro. Anche per la giapponese Kobe Steel segni di ripresa con +10,5%. Durante l’emergenza il gruppo nipponico aveva tagliato spese accessorie a seguito di una perdita netta di 68 miliardi di yen per il primo trimestre 2020 contro l’utile di 36 miliardi di yen dell’anno precedente. Le ultime notizie vedono Kobe impegnata nella solidificazione del gruppo annunciando anche l’aumento della propria partecipazione nell’affiliata Wuxi, società cinese che produce compressori per processi di raffinazione, per impianti chimici e di gas naturale. Nel 2011 Kobe aveva acquistato una quota del 44% in Wuxi che ad aprile è stata innalzata di un ulteriore 25% trasformando quindi Wuxi in una controllata di Kobe. Inoltre, Kobe insieme alla consociata statunitense Midrex, ha raggiungo un accordo non vincolante con Vale per collaborare ad una fornitura di soluzioni per la produzione di acciaio a basso contenuto di CO2 che possano ridurre l’inquinamento provocato dall’intera filiera siderurgica mondiale.
Made in China la classifica dei principali titoli in ribasso della settimana. Peggiore della settimana Maanshan Steel che perde quasi l’8% seguito da Baoshan Iron & Steel con -6,9% e Fangda Steel con -6,8%. Ribassi per i gruppi cinesi che vedono la componente di costo per materie prime aumentare. Infatti, durante la settimana, il prezzo del minerale di ferro importato in Cina dall’Australia è salito a 109,9 dollari/tonn, livello più alto dal 1° agosto 2019 e legato a due fattori: 1) la rapida e continua diffusione di Covid-19 in Brasile che rallenta la ripresa dei lavori, e 2) le preoccupazioni per le riduzioni stagionali nel terzo trimestre dell’anno per la produzione mineraria australiana. Inoltre, stando alle statistiche elaborate dalla China Steel logistics professionals commitee (CSLPC), durante il mese di giugno 2020 la produzione di acciaio nel Paese è aumentata ma la domanda si è attenuata portando ad un incremento delle scorte nei magazzini. Incremento dei magazzini che proseguirà, secondo le stime di CSLPC, anche per il mese di luglio mentre poi la domanda dovrebbe riprendere a salire.
Sotto la lente
Direttamente legate agli eventi nel mercato cinese sono le società minerarie australiana che hanno visto aumentare gli introiti grazie al rincaro del prezzo del ferro. Rio Tinto (+7%) e Fortescue Metals (+10,4%) hanno ottenuto un aumento del rating a “Perform” da un precedente “UnderPerform” da parte di RBC Capital grazie ad una domanda cinese maggiore rispetto alle precedenti previsioni. Diversa la view di Goldman Sachs che ha declassato Rio Tinto a “Neutral” da un precedente “Buy” dichiarando una preferenza verso BHP (+8,1%) in base al mix di materie prime fornite da quest’ultima che sono in grado di generare margini più interessanti.
Made in Italy
Ben intonate le società siderurgiche italiane. Tenaris mette a segno un +3% mentre Danieli spicca il volo con +7,3%.
Paola Zola
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