24 febbraio 2020
Settimana al ribasso per lo Steel Stock Index di siderweb che perde l’1,4%. Ribasso anche per i principali listini mondiali ad esclusione dell’indice SSE di Shangai che avanza del 4,2%. Pesante la settimana per i gruppi europei, contrastato l’andamento per le statunitensi ed australiane mentre positiva la settimana per le cinesi.
Top e flop
Miglior performance settimanale per Fangda Steel con +8,5%. Le ultime indiscrezioni segnalano che il gruppo cinese ha approvato un piano d’investimento per acquisire Koppers Carbon Chemical Company, società dalla capacità produttiva di 300mila tonnellate all’anno. L’investimento di Fangda Steel ammonterebbe a 50 milioni di dollari per acquisire il 46,23% delle azioni del gruppo. Secondo posto per la statunitense United States Steel con +7,3%. Il gruppo statunitense ha pubblicato il report annuale per l’esercizio 2019 che vede una perdita per azione pari a 0,64 dollari, ben 0,43 dollari al di sopra delle attese degli analisti, così come i ricavi di vendita, seppur in calo del 23,5% rispetto al 2018, battono le stime di circa 56 milioni di dollari. Infine, terza miglior performance settimanale per Arabian Pipes con +5,8% che ad inizio mese ha annunciato la fornitura di tubi alla saudita Aramco per un valore di 160 milioni di Riyal.
Peggior rendimento settimanale per la turca Ozbal Celik Boru Sanayi con quasi il -16%. La società perde terreno dopo il forte rally intrapreso circa un mese fa. Seconda peggior performance per thyssenkrupp con -12,1% alle battute finali per la vendita della divisione ascensori. Dopo l’uscita dai giochi da parte della finlandese Kone, rimangono due consorzi di private equity i possibili acquirenti della divisione, il deal valutato attorno ai 16 miliardi di euro sarà la maggiore operazione di private equity nella storia europea degli ultimi 13 anni. Minime le possibilità di una quota di minoranza nella divisione ascensori da parte di Thyssen che, con la vendita del segmento, riuscirebbe a coprire il debito netto da oltre 7 miliardi di euro. Infine, con un -9,9% chiude la lista delle tre peggiori performance la giapponese JFE Steel Corporation che continua la fase di ribasso iniziata la scorsa settimana.
Sotto la lente
Ribassi per la statunitense AK Steel (-4,08%) dopo i risultati del quarto trimestre 2019 che deludono le stime degli analisti: perdita per azione a 0,11 dollari mentre i ricavi di vendita a 1445,7 milioni di dollari, 34 milioni in meno rispetto alle attese e al di sotto di circa il 14% rispetto allo stesso periodo del 2018. A determinare la contrazione dei margini la diminuzione dei prezzi di vendita e il contestuale aumento dei costi delle materie prime. Si aggiunge poi il calo delle spedizioni legate al settore automobilistico dovuto, soprattutto alle tensioni di General Motors.
Made in Italy
Il calo dei principali indici azionari europei ed italiani trascinano anche le società siderurgiche italiane. Danieli perde il 5,1% nonostante un nuovo ordine da 300 milioni di euro da parte di Evraz. A pesare sul gruppo friulano sono le perdite stimate in Cina a causa del coronavirus, il presidente di Danieli ha infatti comunicato perdite produttive stimate attorno al 20%. Ribasso del 2,7% per Tenaris dopo i risultati del quarto trimestre 2019 che mostrano un utile per azione pari a 0,26 dollari, 0,02 dollari sotto le stime degli analisti e ricavi di vendita per 1,74 miliardi di dollari, in calo del 17% rispetto al 2018 e 10 milioni al di sotto delle attese degli analisti. Nonostante i risultati al di sotto delle attese, il management di Tenaris ha proposto un dividendo trimestrale di 0,28 dollari ad azione, in aumento del 7,7% rispetto al precedente.
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