11 febbraio 2019
Settimana negativa per lo Steel Stock Index che perde più dell’1,7%. Tuttavia, la performance dell’indice segue l’andamento generale dei mercati mondiali, e chiude in una posizione migliore rispetto all’Iron & Steel Index che perde quasi tre punti percentuali. La settimana, caratterizzata dalla chiusura dei mercati cinesi per i festeggiamenti del Capodanno, vede favorite le società arabe e del sud est asiatico, mentre sono negative le performance di europee e americane.
Top e flop della settimana
Tra le migliori della settimana spicca la tailandese Permsin Steel Works con oltre il 25% di rialzo. Nessuna notizia particolare riguardo la società tailandese, che tuttavia è parte integrante delle aspettative positive di crescita del continente asiatico per il 2019.
Rimanendo sempre nel continente asiatico, medaglia d’argento alla coreana DaeChang Steel con +6,8%. Terzo posto per l’araba Saudi Steel Pipe a +6,3%, che continua la fase di rialzo per la terza settimana consecutiva. La società ha annunciato di aver vinto un contratto a lungo termine per la fornitura di tubi in acciaio saldati a Saudi Aramco per un valore di oltre 229 milioni di Riyal sauditi.
Dal lato delle peggiori performance troviamo la finlandese Outokumpu con un -17%, che ha reso noti i risultati del quarto trimestre 2018. La società finlandese ha visto un aumento delle vendite dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2017 e un utile per azione pari a 0,07 euro. Tuttavia, le aspettative per il primo trimestre 2019 rimangono deboli, date le alte scorte dei distributori (inox) e le previsioni di performance negli Stati Uniti.
Segue Salzgitter con quasi -12%. Salzgitter ha dichiarato che il suo utile potrebbe diminuire di circa due terzi quest'anno, evidenziando il raffreddamento della domanda di acciaio tra i crescenti segnali di un rallentamento economico globale. A seguito della notizia le azioni sono crollate toccando il minimo dal 2016. Gli analisti di Jefferies hanno affermato che la performance deludente di Salzgitter riflette la recente compressione dei metalli, causata dall'indebolimento dei prezzi dell'acciaio e dall'impennata del minerale di ferro. Terzo posto per la statunitense Commercial Metals con -10%.
Sotto la lente
Sotto la lente della settimana ArcelorMittal (-7,9%) che ha riportato i risultati del quarto trimestre 2018 e dell’anno. Ricavi delle vendite in aumento di oltre il 20% nel 2018 rispetto al 2017 con conseguente rafforzamento dell’Ebitda e dell’utile netto. La società ha anche dichiarato di aspettarsi una crescita della domanda mondiale di acciaio tra lo 0,5 e l’1% quest’anno, dopo un aumento del 2,8% nel 2018. ArcelorMittal stima per il 2019 spese per acquisto, mantenimento e miglioramento degli investimenti fissi a 4,3 miliardi di dollari (3,3 del 2018), cifra che include 400 milioni riportati dallo scorso anno e destinati all’Ilva di Taranto.
Made in Italy
Rendimento settimanale negativo per le italiane, in linea con il FTSE MIB: Danieli perde il -3,7% e Tenaris il 2,2% nonostante la joint venture con Severstal per costruire un impianto per tubi saldati in Siberia occidentale. L’impianto prevede un investimento stimato in 210 milioni di euro e due anni per la realizzazione; si stima per una produzione annua di 300mila tonnellate di tubi. Tenaris avrà il 49% della joint venture e Severstal il restante 51%.
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