22 ottobre 2018
Un'ulteriore settimana negativa per i mercati e soprattutto per lo Steel Stock Index che perde oltre il 2%. L’indice di azioni siderurgiche scende più dei mercati azionari osservati, e solo 10 società sulle 51 osservate hanno chiuso sopra la parità. Le azioni meno colpite sono le coreane e sud americane.
Top e flop della settimana
Tra le migliori società per la terza settimana consecutiva Companhia Siderurgica Nacional con +3,2%, una cresta che sarebbe potuta essere maggiore, senza lo scivolone di giovedì. La raccomandazione degli analisti sul titolo è 2,3, ovvero “buy”, in una scala che va da 1(strong buy) a 5 1(strong sell). Companhia Siderurgica Nacional si è classificata al secondo posto, mentre il primo è di BlueScope Steel con +3,42% che si è ripresa dopo il crollo delle prime due settimane di ottobre. Infine medaglia di bronzo alla coreana DaeChang Steel Co., Ltd. con +2,86%.
Dal lato dei peggiori la cinese Hunan Valin a -8,82% nonostante abbia dichiarato un profitto per il terzo trimestre 2018 compreso tra i 278,61/307,48 milioni di dollari statunitensi superando il risultato dello stesso periodo dell’anno precedente. Poco distante Saudi Steel pipe a -8,33% che, seppur di poco, precedere la cinese Xinjiang BaYi Iron & Steel Ltd. con -8,18%.
Sotto la lente
Sotto la lente della settimana tre azioni americane. US Steel (-3,60%) continua la contrattazione dei salari con il sindacato, il quale punterebbe ad un rialzo dei salari fino al 14% nei prossimi 4 anni. Nucor (-3,98%) rende noti i dati del terzo trimestre: vendite a +30% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato a quota 6,74 miliardi di dollari. Steel Dynamics (-3,21%) raggiunge oltre i 3 miliardi di vendite per il terzo trimestre con +32% rispetto all’anno precedente.
Made in Italy
Tenaris a -0,53% segue la dinamica del maggiore indice azionario italiano. Peggio va a Danieli con -2,58%. Una flessione su cui potrebbe pesare il fatto che la società friulana è stata assolta dal reato di frode ma non da quello di esterovestizione, il che comporta una confisca di beni per 30 milioni e una condanna ad un anno e 10 mesi per il presidente Benedetti e il vice Ruscio. L'aziena ha già annunciato che appena saranno rese disponibili le motivazioni ricorrerà in appello.
Paola Zola
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