27 giugno 2024
NAPOLI - È stato un racconto di filiera quello emerso dal tavolo di confronto proposto dal convegno di siderweb in collaborazione con Sideralba, che si è tenuto a Napoli nel pomeriggio. Sono intervenuti, intervistati dalla responsabile relazioni esterne di siderweb Francesca Morandi, il commissario di Acciaierie d'Italia in A.s. Giancarlo Quaranta; Luigi Rapullino, ad del Gruppo Rapullino e Sideralba, e l'ad di Condor spa, Nunzia Petrosino.
Ex Ilva: da ottobre produzione con un secondo altoforno
Il commissario Quaranta ha offerto un quadro chiaro della situazione di AdI. «Abbiamo iniziato la nostra esperienza il 20 febbraio. Abbiamo trovato una situazione molto complessa e condizioni delicate nel procedere al recupero della funzionalità degli impianti, partendo con un solo altoforno che produceva al 60% della sua capacità. Ora l'abbiamo portata al 90%, ripristinando normali condizioni di mercato con i fornitori. Dovremmo ora procedere verso ottobre a riprendere la produzione con un secondo altoforno, cercando di riprendere una produzione normale. Con circa l'80% degli interventi pianificati su Taranto».
Riguardo alla procedura di cessione, Quaranta ha sottolineato che «si importano 8 milioni di tonnellate di coils per un business potenziale da 6/7 miliardi di euro. Una cifra che, credo, possa essere interessante per un investitore. Siamo al lavoro per riuscire, entro la fine del prossimo mese, a finire la stesura della procedura di gara, anche perché non è compito dei commissari quello di fare gli imprenditori. In questa fase, abbiamo permesso le visite agli impianti per far sì che i soggetti interessati potessero mettersi già al lavoro per la presentazione della propria proposta d'acquisto con cognizione di causa».
Riguardo alla strategicità geografica di Taranto, il commissario ha osservato come la città possa permettere approvvigionamenti di materie prime da tre direttrici commerciali, oltre che dal Nordafrica. E questo è un ulteriore elemento che rende particolarmente importante il rilancio del polo siderurgico.
Rapullino (Sideralba): «Abbiamo bisogno del polo produttivo di Taranto»
Rapullino ha rilevato il bisogno attuale sul mercato di un'Acciaierie d'Italia a pieno regime. «Abbiamo proprio bisogno di Taranto. La prossima settimana andremo a sdoganare merci di cui non conosciamo il prezzo, e in una situazione di mercato dalle marginalità risicate come quelle attuali pagare o non pagare il dazio è il confine tra vendere in guadagno o in perdita». Un quadro condiviso anche da altre realtà presenti in sala, che se ci fossero le condizioni sarebbero ben felici di poter tornare a comprare il materiale prodotto a Taranto.
Spostandosi sul tema della supply chain, il patron di Sideralba ha evidenziato come sia sempre più importante avere un rapporto di vicinanza con il cliente.
Petrosino (Condor): «Esportiamo il 20% della nostra produzione»
La vicinanza con il cliente e il fornotire è necessaria anche per Nunzia Petrosino, amministratrice delegata di Condor spa, che ha confermato: «Negli ultimi anni abbiamo consumato circa 100mila tonnellate di acciaio, e molte da AdI e Sideralba. In questo percorso di crescita, questi sono i fornitori che hanno contribuito a questo triennio di successo della nostra azienda. Sia in Italia sia all'estero, perché esportiamo il 20% della nostra produzione. Credo che proprio questa vicinanza ci abbia permesso di trovare il materiale più adatto alle nostre esigenze e questa collaborazione riesce a fornire le certezze di cui un cliente ha bisogno».
Un sistema virtuoso di filiera, che sicuramente potrà giocare un ruolo fondamentale proprio nella sfida per far giocare all'acciaio e al Sud Italia ruoli da protagonisti negli equilibri geo-economici del Mediterraneo.
Nell'immagine, da sinistra: Giancarlo Quaranta; Nunzia Petrosino; Francesca Morandi; Luigi Rapullino.
Davide Lorenzini
14 febbraio 2025
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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