7 maggio 2024 Translated by Deepl
Produzioni e ordini di acciaio sono in calo, mentre i prezzi del rottame ferroso hanno fatto registrare aumenti di recente, principalmente a causa della carenza d’offerta. Aumenti che, secondo Andrea Beltrame, scrap purchasing manager di AFV Beltrame Group, «dovranno essere immediatamente trasferiti sulle quotazioni dei prodotti finiti, pena la perdita della poca marginalità che ci è rimasta». Proprio sul rottame si è concentrato l’intervento del manager durante il webinar MERCATO & DINTORNI di siderweb.
Il prezzo della materia prima per forno elettrico «ha compiuto un grosso balzo la scorsa settimana, dopo sei mesi in cui comunque era rimasto stabile oppure era sceso in maniera più contenuta rispetto a quello del finito», ha rimarcato Beltrame. «Dobbiamo capire se questi aumenti si consolideranno, ma resta il fatto che il prezzo del finito ha raggiunto il livello minimo. È necessaria una forte spinta al rialzo», ha ribadito.
Andrea Beltrame ha attribuito la scarsa disponibilità di rottame a due fattori principali. «Anche in Italia, come in altri Paesi, sta prendendo piede l’export verso la Turchia, che paga bene i rottami di bassa qualità». Allo stesso tempo, «un nuovo impianto in Italia ha iniziato a lavorare questa tipologia di materiale, esercitando un grosso impatto sul mercato». Questo ha fatto sì che il delta tra le quotazioni dei rottami nobili (come i lamierini) e quelle del rottame cosiddetto “pesante” (demolizioni) si riducesse a soli 30 euro la tonnellata rispetto alla consueta differenza di almeno 50-60 euro.
Leggermente diversa la situazione in Francia, Romania e Svizzera, dove il gruppo siderurgico vicentino possiede degli stabilimenti. «Francia e Romania sono dipendenti dall’export di rottame. Hanno un mercato interno, ma ridotto rispetto alle capacità produttive di questi Paesi, dunque il prezzo è tendenzialmente più basso rispetto a quello che si registra in Italia», ha spiegato Beltrame. La Svizzera è invece «un mercato particolare, in quanto piccolo, chiuso, con barriere logistiche importanti. Risente un po' meno dell’export verso Paesi terzi e più dai consumi dei mercati adiacenti (Germania, Italia)».
La carenza di rottame, secondo il responsabile acquisti di AFV Beltrame, non potrà che aggravarsi nei prossimi anni, a causa della spinta alla decarbonizzazione, con il passaggio dal processo d’altoforno a quello del forno elettrico. Da qui la necessità che i produttori siderurgici europei competano ad armi pari con i loro omologhi stranieri. «Chiunque importi rottame dall’Ue dovrebbe rispettare le stesse norme relative a salute, sicurezza, sociale ecc. che rispettiamo noi produttori siderurgici europei – ha affermato Beltrame –. Diversamente, il rischio è che esportiamo rottame proveniente da cicli certificati, green e con impatto ambientale conosciuto verso Paesi dove lo stesso impatto non è noto e dove la materia prima serve a realizzare prodotti che poi raggiungono l’Europa».
Stefano Gennari
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