23 aprile 2024 Translated by Deepl
Dopo un primo bimestre 2024 complesso, il comparto dell’acciaio inossidabile sta mostrando segni di risveglio, dal punto di vista sia della domanda sia dei prezzi. Questa la lettura dell’attuale situazione di mercato fornita da Alessio Tommasini, amministratore delegato e direttore commerciale di Euroacciai, durante il webinar “Inox: dove va il mercato?” di questa mattina.
Sull’evoluzione del mercato dei prodotti inossidabili nei primi mesi del 2024, Tommasini ha evidenziato come «rispetto a un inizio di anno caratterizzato da una domanda bassa, stock alti e molta tensione sui prezzi, che ci ha impresso una visione sull’anno abbastanza negativa, oggi la situazione è in miglioramento. Dai primi di febbraio, infatti, fino alla scorsa settimana, la domanda è in ripresa. Lo dimostrano gli aumenti, seppur lievi, richiesti da parte di molte acciaierie europee». Rialzi dovuti in buona parte agli incrementi del rottame, in quanto «nelle nostre trattative abbiamo avuto aumenti di prezzo per la categoria 304 fino a 150 euro la tonnellata. La necessità di un maggior utilizzo del rottame come materia prima principale per perseguire le logiche di sostenibilità delle acciaierie, seppur portate avanti in modo coerente con gli obiettivi europei, sta ingessando il mercato perché scarseggia rispetto alle richieste della produzione. Questo, malgrado un output in contrazione, ha portato a un’inflazione del rottame che va a riflettersi sui prodotti». Inoltre, a questa situazione si sono aggiunte le difficoltà logistiche per il rifornimento di materiale, in particolare a causa delle tensioni sul Mar Rosso, nonché gli scioperi in Spagna e Finlandia, che hanno portato a una «rimodulazione delle consegne». Le richieste di aumento da parte dei produttori «non hanno portato finora a rincari di pari entità sui prezzi alla distribuzione, ma il settore dovrà prima o poi recuperare le spese sostenute negli scorsi mesi e che dovrà sostenere».
Sullo stato di salute del comparto, Tommasini ha spiegato come «tra i centri servizio italiani ci sono moltissime eccellenze e aziende molto solide, ma per quanto riguarda la marginalità le imprese stanno soffrendo a causa dell’affollamento. Una concorrenza che chiede ai distributori una ristrutturazione per rispondere con maggiore puntualità alle esigenze e alle problematiche derivanti dal cambio di paradigma ambientale, le difficoltà nel reperimento del materiale e i problemi legati alle tensioni geopolitiche». In conclusione, l’ad di Euroacciai ha sottolineato come «l’acciaio inossidabile è un prodotto di altissima qualità e va riconosciuto il valore aggiunto che le nostre aziende sono in grado di fornire».
Federico Fusca
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