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Vulcan Green Steel si presenta con le parole di VR Sharma

Il vicepresidente della controllata di JSPL evidenzia la possibilità di creare un ponte Italia-India attraverso l'Oman

In questi giorni si è sentito molto parlare di Vulcan Green Steel quale possibile nuovo partner di Invitalia nell’ex Ilva. L’azienda fa parte del gruppo JSPL ed è stata fondata come realtà votata alla produzione di acciaio verde grazie a un innovativo impianto in Oman da 5 milioni di tonnellate, alimentato a preridotto e ad energie rinnovabili. Grazie alla collaborazione con Mills e l’Indo Italian Metal Hub, e in particolare con la dottoressa Francesca Bruni, è stato possibile raggiungere il vicepresidente di Vulcan, Vidya Rattan Sharma, conosciuto comunemente VR Sharma, storico managing director di JSPL, per un’intervista a 360° sulla collaborazione tra India e Italia, senza però per ora toccare l’argomento Taranto, su cui il confronto è ancora aperto.

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L'impianto di Vulcan Green Steel in Oman.

Jindal Steel & Power è oggi un conglomerato industriale con una presenza dominante nei settori dell'acciaio, dell'energia, dell'estrazione mineraria e delle infrastrutture. JSPL mira a rafforzare il futuro della nazione indiana e lavora per creare condizioni di vita migliori. Il gruppo JSPL conta più di 30.000 dipendenti in 3 continenti e 2 milioni di persone della comunità beneficiano del suo lavoro.

Mr Sharma, quali sono i principali insegnamenti che lei e le altre persone della Jindal Organization avete tratto dal fondatore del gruppo Om Prakash Jindal tragicamente scomparso nel 2005?

undefinedOm Prakash Jindal (nelll'immagine a lato), il fondatore di Jindal Group, era un visionario. Pur non essendo un ingegnere, ha formato molti ingegneri nel corso della sua vita. Questa è una storia come quelle di tanti uomini d'affari provenienti dall'Europa, dal Giappone, dalla Corea e anche dall'America. Quelli che hanno costruito autentici imperi con le proprie forze. Il più grande insegnamento di O.P. Jindal è che dove gli altri vedevano un muro o una barriera, lui trovava il modo di creare una porta. 
Jindal trovava soluzioni per qualsiasi problema tecnico. Questo era il suo punto di forza principale. All’epoca, l’India aveva il controllo sull’acciaio, sull’energia e su molti altri business con un governo di stampo socialista. In quel periodo, il Paese affrontava una situazione molto complicata ed era molto difficile avviare un'attività e farla crescere. OP Jindal mostrò la via all’industria siderurgica per renderla autosufficiente nel produrre acciaio da minerale di ferro indiano e carbone indiano ad alto contenuto di ceneri. La combinazione migliore consisteva in ferro spugnoso e metallo caldo.

Com'era il rapporto tra OP Jindal e il governo indiano o il governo statale?

Non lo so con certezza, ma OP Jindal intraprese la carriera politica nello Stato di Haryana. Il partito del Congresso scelse OP Jindal come candidato per il suo esemplare percorso di vita: partendo come figlio di contadini divenne un uomo d’affari di successo. Venne nominato Ministro dell’Energia nel Governo di Haryana. Ottenne un seggio nell’assemblea legislativa di Haryana per tre volte consecutive. Fu anche membro del Comitato per l'alimentazione, le forniture civili e la pubblica distribuzione.
Naveen Jindal, figlio di OP Jindal e attuale presidente del Jindal Steel Group venne eletto due volte (Lok Sabha) membro del Parlamento di Kurukshetra, Haryana State.

I componenti della famiglia Jindal conoscevano anche la moglie dell’ex primo ministro Rajiv Gandhi, Sonia Gandhi (di origini italiane)?

Non posso parlare con certezza in merito alla loro conoscenza, ma Sonia Gandhi fu presidentessa del Congresso. Giocò un ruolo molto attivo nella politica indiana finché non subentrò suo figlio Rahul.
In ogni nazione il governo e gli uomini d’affari cercano sempre di allinearsi tra loro per favorire una crescita e uno sviluppo maggiori.

Naveen Jindal patron di JSPL è attivo in politica attualmente?

Naveen Jindal ha attivamente lavorato per uno sviluppo globale nel suo collegio elettorale, concentrandosi sull’integrazione delle migliori pratiche per una crescita inclusiva. Alla fine, cambiò il suo focus al 100 % sugli affari dal momento che Jindal Steel and Power (JSP) prevede di espandere la sua unità ad Angul, nell’Odisha, per renderla il più grande impianto di produzione di acciaio dell’India. L’attuale capacità dell’impianto verrà aumentata da 6 milioni di tonnellate all’anno (MTPA) a 12 MTPA con l’ambizione di raddoppiare ulteriormente fino a 24 MTPA. Ha in mente grandi piani di espansione perché il Paese sta crescendo e il consumo di acciaio è in aumento. Abbiamo notato che c'è stata una crescita notevole da parte di JSPL negli ultimi quattro anni. Quattro anni fa i volumi produttivi di JSPL erano di 6 milioni di tonnellate, ora JSPL ha raggiunto i 12 milioni ed esiste un piano per raggiungere i 25 milioni nel 2030. È un grande salto da fare in un lasso di tempo così breve.

Quali sono i principali impianti di produzione?

Tornando al business, ora lo stabilimento JSPL di Angul nello stato di Odisha sta commissionando il suo secondo altoforno. Il laminatoio per nastri a caldo da 6 tonnellate annue è già in funzione. La maggior parte delle nuove installazioni proviene da fornitori europei. Oltre al laminatoio per nastri a caldo, JSPL sta aggiungendo anche un complesso di laminatoi a freddo con impianti di rivestimento come linee di zincatura, galvalume e rivestimento colorato. Questa struttura avrà una produzione di 1,20 tonnellate annue. La messa in servizio è prevista entro marzo 2024. Le apparecchiature sono fornite da fornitori europei, indiani e cinesi.

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L'inaugurazioe dell'impanto Vulcan in Oman con vertici aziendali e autorità.

Cosa può dire sui piani di espansione in Oman di Vulcan (compagnia appartenente alla famiglia Jindal)?

L'impianto siderurgico Vulcan Green a Duqm produrrà DRI all'avanguardia a base di idrogeno, produzione di acciaio attraverso il percorso EAF e infine anche un laminatoio. I partner tecnologici sono le aziende italiane Danieli, Tenova, TAMINI. Le attrezzature per il laminatoio e la colata di bramme devono ancora essere ordinate, ma JSPL punta solo a fornitori europei provenienti da Austria, Germania e Italia. Questo sarà forse il più grande impianto di acciaio verde del Medio Oriente e uno dei più grandi al mondo.

Mentre per quanto riguarda il mercato azionario di JSPL?

È ancora molto buono. Gli indici stanno crescendo sensibilmente. Ogni rupia investita nel 2020 oggi ne vale sette. Inoltre, ora JSPL ha raggiunto la doppia A. Quattro anni fa il rating era meno (tripla) B.

Questo è anche un suo successo, come capo delle operazioni dell’epoca.

Questo è il successo di tutti. Ho fatto del mio meglio e ho guidato il team di lavoro nei momenti di crisi, soprattutto durante il Covid. La decisione di JSPL di gestire l’impianto durante il blocco ed esportare i prodotti nel mondo è stata un’ottima scelta. JSPL ha gestito bene la pandemia a suo favore.

Qual è la prima operazione che avete avviato con un'azienda italiana?

JSPL collabora da tempo con aziende italiane. Danieli, Tenova, Techint, FIMI, IBAR, Pomini, Cimprogetti e Sideridraulic sono alcuni dei nomi con cui è in corso una grande collaborazione. Danieli Corus ci ha fornito l'altoforno. Danieli ci ha dato anche un laminatoio a sezione media, un laminatoio per tondo per cemento armato, un forno elettrico, macchine da colata per bramme e billette, ecc. Danieli ha inoltre rinnovato il nostro laminatio per piastre numero 1 a Raigarh. Ora sono in corso ulteriori modifiche.

Negli ultimi tre anni avete prestato molta attenzione all'acciaio green e alla decarbonizzazione. Ci sono anche fornitori italiani per questo, come Sideridraulic. Com’è il vostro rapporto con questa società?

JSPL ha un ottimo rapporto con loro. In particolare, con Sideridraulic System di Cellatica (BS). L'attrezzatura fornita a HSM è già commissionata e funziona molto bene. Siamo lieti di avere tali fornitori. La decarbonizzazione è il principale tema all’ordine del giorno. Dobbiamo stare al passo con i tempi. Stiamo aggiungendo più impianti DRI + EAF nel gruppo e aumentando le fonti di energia solare/eolica per produrre idrogeno. Sul tema ci confrontiamo con diverse aziende europee.

Molte compagnie italiane hanno grande rispetto per Jindal Steel e per lei come persona, al punto da mettere in piedi piani di business importanti. Qual è stato il segreto per la Sua compagnia per costruire questo tipo di immagine?

JSPL è un'azienda molto semplice ed equa, che tratta i fornitori come propri partner. JSPL sa che qualsiasi macchina acquistata durerà dai 30 ai 40 anni. Per questo motivo vengono poste le basi per una relazione che possa durare 40 anni. È come un rapporto familiare. La fiducia è il più grande legame tra 2 società. Entrambi dovrebbero sentirsi vincitori. JSPL apprezza i costruttori di macchine perché concepiscono, maturano e supportano idee diverse. Questo è il motivo del rispetto che i fornitori mostrano a JSPL.

Potremmo quindi dire che c'è un'amicizia molto importante tra, lei, il suo Gruppo e il Gruppo Danieli. 

Danieli è un'azienda a conduzione familiare. Hanno un grande senso di appartenenza e forniscono un servizio eccellente ogni volta che lo richiediamo. Sono veri professionisti come molti altri altrettanto buoni fornitori. Danno valore alle soluzioni e generano ricchezza. Investono molto tempo nel costruire la fiducia dei clienti come qualsiasi altro buon fornitore. Da loro vengono suggerite soluzioni di economia dei costi. Questo è il motivo per cui ottengono la preferenza dai clienti.

Sul piano istituzionale, qual è la sua opinione riguardo a Giorgia Meloni?

Giorgia Meloni è una donna meravigliosa con un grande senso degli affari e della politica. Il suo processo di pensiero corrisponde a quello del nostro Primo Ministro. Entrambi sono progressisti e pragmatici. Come Primo Ministro straniero è molto amata dai cittadini indiani. La sua intesa con il nostro Primo Ministro è eccellente. A livello internazionale hanno preso diverse decisioni strategiche. Una di esse riguarda il collegamento diretto da Mumbai all’Europa per incrementare il flusso commerciale. Secondo quanto riferito, l’Italia sta collaborando con l’India anche nel settore della difesa.
Sono sicuro che, se riuscisse a rimanere in carica come Primo Ministro per i prossimi 8 - 10 anni, allora potrebbe portare l’Italia a diventare la più grande economia d’Europa. Potrebbe trattarsi di un’economia di oltre 5 trilioni di dollari nei prossimi 6 anni. Il suo ultimo selfie negli Emirati Arabi Uniti all'incontro del 28 con il nostro Primo Ministro, il signor Modi, con la caption “Melodi” è stato visto da milioni di persone.

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