23 novembre 2023 Translated by Deepl
Lo scorso venerdì il Consiglio d’amministrazione di OpenAI aveva licenziato il suo amministratore e fondatore Sam Altman, salvo poi reintegrarlo poche ore fa. Un autentico terremoto nel mondo dell’intelligenza artificiale che ha portato alla luce uno scontro ideologico, celato dalla battaglia interna all’azienda creatrice di Chat Gpt e della AI generativa.
Una divisione nella Silicon Valley polarizzata attorno a due correnti principali: i catastrofisti e gli accelerazionisti che temono l’arrivo di una super intelligenza artificiale in grado di distruggere l’umanità da un lato; coloro i quali prospettano una AI benefica e capace di garantire ogni bene e prosperità, dall’altra parte della barricata. Quest’ultimi rappresentati da Altman e dai suoi seguaci, mentre i primi fanno capo a quella maggioranza del CdA che lo aveva licenziato e che, con il suo ritorno nel ruolo di CEO dell’azienda, sarà rimpiazzata da figure affini al pensiero del fondatore di OpenAI.
In questa puntata l’analisi di quanto accaduto all’interno della company madre di Chat Gpt e del significato rispetto alla divisione ideologica sul futuro dell’intelligenza artificiale.
Massimiliano Panarari
è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. È professore di ruolo alla Università Mercatorum di Roma, e insegna inoltre all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani La Stampa, Il Mattino di Padova, Il Piccolo e Giornale di Brescia, collabora con L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica e con siderweb.
Massimiliano Panarari
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