27 settembre 2023 Translated by Deepl
MILANO - “I’m steel here”. È questo lo slogan scelto da Fondazione Promozione Acciaio per lanciare la prima campagna nazionale di comunicazione sulla sostenibilità delle costruzioni in acciaio. Campagna che è stata presentata nel pomeriggio nell’auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, con un evento partecipato, che ha accolto con un applauso i saluti iniziali di Caterina Epis, presidente di FPA.
«Il nostro compito - ha detto - è promuovere qualità e innovazione, oltre che rappresentare l’acciaio da costruzione sui tavoli istituzionali. E ora vogliamo farlo anche con una campagna di sensibilizzazione pluriennale su una filiera sostenibile già radicata sul territorio e già orientata al green building. Di questo vogliamo farci promotori».
Ambassador di “I’m Steel Here” è Patricia Viel, architetto di ACPV ARCHITECTS. «È strano che un architetto sia ambassador delle costruzioni in acciaio, di solito è una cosa da ingegneri – ha detto -. Ma questo è un altro segno che le cose stanno cambiando. Non siamo abituati a ragionare con l’acciaio, ma la necessità di ridurre il consumo di suolo ci sta portando a familiarizzare con questo materiale. Dobbiamo superare il concetto che l’acciaio sia un’eccezione, da adottare quando altre soluzioni tecniche non sono attuabili. Dobbiamo invece imparare a pensare direttamente alla soluzione di carpenteria metallica che dialoghi con il territorio, e questo si fa con la sensibilizzazione».
Nove gli obiettivi del progetto:
• lanciare la prima campagna di comunicazione italiana dedicata alla sostenibilità dei prodotti e delle costruzioni in acciaio.
• Aggregare la filiera delle costruzioni in acciaio italiana per dare un messaggio univoco e autorevole, facendo fronte in particolare ad un difetto di narrazione delle buone pratiche ambientali.
• Promuovere attivamente un approccio circolare al mondo delle costruzioni in Italia, con particolare attenzione alla filiera dei materiali ed alla loro trasformazione.
• Porre l’accento sull’importanza dei prodotti in acciaio e sul sistema costruttivo in carpenteria metallica con particolare riferimento alla decarbonizzazione, allo sviluppo tecnologico dei processi produttivi, al recupero, al riuso ed al riciclo quali elementi a sostegno della transizione ecologica a cui tutto il comparto è chiamato a partecipare.
• Aumentare la consapevolezza e la conoscenza sui prodotti in acciaio e sulle tecnologie costruttive a secco, industrializzate e offsite.
• Avviare il dialogo con sviluppatori e investitori privati e pubblici per promuovere i vantaggi dei green buildings e modelli costruttivi che tengano conto dei benefici ambientali e sociali durante tutto il ciclo di vita delle opere.
• Comunicare come la filiera che opera nelle costruzioni in acciaio, che costituisce un punto di riferimento nel mondo, stia diventando sempre più un veicolo di qualità ed innovazione per il mercato immobiliare italiano.
• Parlare di sostenibilità delle costruzioni in acciaio alle nuove generazioni con un linguaggio semplice e diretto.
• Far conoscere il caposaldo imprescindibile della mission della Fondazione: l’importanza della cultura come leva di crescita per il Paese.
Moderata dalla giornalista e scrittrice Cristina Gabetti, l’evento è stato chiuso dalla tavola rotonda dal titolo “Il ruolo e la sostenibilità delle costruzioni in acciaio nell’economica circolare”, a cui hanno partecipato oltre alla stessa Viel anche Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy; Anna Di Gironimo, co-head of development Italy di Covivio; Antonio Gozzi, presidente di Federacciai; Patrizia Lombardi, vicerettore del Politecnico di Torino e professore ordinario d’Estimo e Valutazione; Maurizio Milan, ingegnere Milan Ingegneria; Massimiliano Salini, Parlamento Europeo - Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare; Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia.
Il presidente di Federacciai ha delineato una delle peculiarità della siderurgia italiana: l'aver pensato sin da subito a un modello sostenibile di produzione con il forno elettrico combinato alle centrali idroelettriche. «L’ho già detto più volte: siamo campioni europei e vogliamo diventare campioni mondiali di sostenibilità. Se sulle emissioni dirette già ci siamo, stiamo lavorando su quelle indirette e legate all’energia che consumiamo. Qui ci sono solo due tecnologie che ci possono dare le 6.000 ore annue di baseload decarbonizzato, vale a dire turbogas con cattura della CO2 e, in prospettiva, il nucleare, almeno in questa fase di transizione. Sono elementi di cui dobbiamo tenere conto».
Davide Lorenzini
7 ottobre 2024
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana.
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