18 maggio 2023 Translated by Deepl
Il quadro che esce dallo scorso weekend elettorale può essere riassunto con lo slogan “piazze vuote, come le urne”. Anche nelle elezioni comunali del 14 e 15 maggio, infatti, è cresciuto l’astensionismo ed è stato quindi rafforzato un trend di lungo periodo, inequivocabile e inesorabile, già ben evidente a livello nazionale ed europeo.
Un altro dato confermato da questa tornata di elezioni locali è il prevalere del destra-centro, tanto nei capoluoghi quanto nei comuni con più i 15mila abitanti. Ma si tratta di un risultato parziale in attesa dell’alto numero di ballottaggi. Il secondo turno del 28 e 29 maggio, oltre a decidere il colore politico di 40 amministrazioni, potrebbe appunto confermare i primi risultati favorevoli alla destra o apportare significative variazioni.
Tuttavia, queste consultazioni amministrative non vanno trasformate in qualcosa di più ampio di quello che sono state, soprattutto per il ridotto numero di elettori coinvolti. Ma possono comunque mostrare alcune tendenze radicate nella politica nazionale, come il riaffiorare del fragile bipolarismo all’italiana e il placarsi dei venti di protesta neo-populisti.
In questa puntata di PANorami, un’analisi del primo turno di elezioni comunali e la proposta di alcune possibili letture in chiave nazionale dei risultati, seppure parziali.
Massimiliano Panarari
è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. È professore di ruolo alla Università Mercatorum di Roma, e insegna inoltre all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani La Stampa, Il Mattino di Padova, Il Piccolo e Giornale di Brescia, collabora con L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica e con siderweb.
Massimiliano Panarari
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