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Biotitan, nanotecnologia a servizio dell'acciaio

Iaia: «Con uno strato di pochi micron di rivestimento riusciamo a migliorare le proprietà e LCA dei metalli»

L'evoluzione di un prodotto non è un processo univoco. Non nasce solo dallo sviluppo di proprietà intrinseche, ma può essere data anche da una sorta di scambio o fusione con elementi esterni che fanno sì che, ad esempio, il metallo possa resistere al meglio alla corrosione, all'attacco di agenti chimici e all'usura da contatto, per citare solo alcuni casi.

Questa evoluzione spesso avviene anche per caso o nel momento in cui, in un processo di "contaminazione", si intuisce che un prodotto nato in un determinato ambito può avere campi di applicazione ben più ampi. È il caso della Biotitan Nanotecnology e dei suoi trattamenti superficiali nanotecnologici, nati inizialmente per rendere antiscivolo le pavimentazioni ceramiche e che invece ora, grazie ad una serie di nuovi brevetti, si sta proponendo in maniera carica di innovazione anche al mondo dei metalli e dell'acciaio in particolare.

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Abbiamo quindi intervistato il CEO dell'azienda, Beatrice Iaia (nell'immagine di testa), per capire meglio quali possano essere gli ambiti di "contaminazione" tra nanotecnologie e i metalli.

«Come già ricordato, noi abbiamo iniziato ad approcciarci ai metalli (non solo acciaio) non da molto, diciamo un paio d'anni. L'azienda è stata fondata da mio padre e si era specializzata nei trattamenti funzionali per le superfici calpestabili. Cercando di innovare il nostro prodotto, siamo riusciti ad ottenere brevetti e certificazioni importanti, che penso possano essere particolarmente vantaggiose anche per la filiera siderurgica. Anche perché il tutto è nato dalla richiesta di un singolo cliente», spiega l'imprenditrice.

«Il trattamento sui metalli avviene per nebulizzazione o immersione e può essere integrato al termine di qualsiasi ciclo di produzione o lavorazione dello stesso. Riusciamo con uno strato di pochi micron di rivestimento a migliorare le proprietà e soprattutto la durata in termini di LCA del prodotto senza variarne l'aspetto. Parlando di corrosione, rispetto ad una zincatura classica, la resistenza alla corrosione viene triplicata. L'ulteriore vantaggio è che il rivestimento nanotecnologico può lavorare in sinergia alla zincatura e quindi migliorandone ulteriormente la resa. Inoltre, per gli acciai che vengono spesso utilizzati in ambito alimentare o sanitario, possiamo garantire sia uno status antibatterico che antivirale, un elemento che ci ha permesso di crescere molto durante la pandemia, quando queste proprietà sono diventate una necessità anche fuori da questi due ambiti».

Tutte proprietà ottenute con ricette di rivestimento brevettate, certificate e garantite con controlli anche nel caso dei metalli in ambito di nebbia salino acetica, quindi particolarmente aggressiva.

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«Come accennato in precedenza, il nostro approccio ai metalli è nato dalla richiesta di un cliente che aveva particolari esigenze di resistenza agli elementi. La collaborazione per soluzioni personalizzate per ogni cliente è un'altra delle nostre caratteristiche. Infatti, siamo in grado di sviluppare rivestimenti personalizzati grazie ai nostri centro di ricerca interni ed esterni (spin off universitari). Ad esempio, al momento stiamo valutando la resistenza dei rivestimenti in acciaio in situazioni di attrito metallico, oltre che all'esposizione atmosferica».

In pratica, il coating nanotecnologico potrebbe rappresentare un terreno ancora inesplorato con vantaggi in tutte le fasi di lavorazione del materiale, dalla produzione alla trasformazione e persino all'assemblaggio in carpenteria. La lavorazione è estremamente versatile e realizzabile in stabilimento.

«Siamo un'azienda relativamente giovane nell'approccio alla filiera dei metalli – conclude Iaia –. Tuttavia, riteniamo di poter offrire soluzioni in grado di fornire ulteriore valore aggiunto a questi materiali che, di per sé, sono già molto longevi e senza comprometterne il riciclo. Questo è diverso dall'inserimento di alcune leghe metalliche che possono "inquinare" il bagno fusorio. Un ultimo elemento da non dimenticare è quello della sostenibilità. Un metallo trattato con il nostro coating evita una serie di cicli di manutenzione che in termini di risorse primarie significa sprecare meno acqua ed energia, in termine di gestione di tempo significa avere meno manodopera e ridurre la programmazione della pulizia e in termini di qualità significa allungare la vita del prodotto stesso».

In conclusione, questa contaminazione potrebbe dare vita a nuove opportunità per rendere l'acciaio sempre più protagonista e sempre più presente nella nostra quotidianità, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità e la lunga durata dei materiali.

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