4 ottobre 2022
Non è solo il mercato dell’energia quello che l’Ue dovrebbe pensare di rivoluzionare; l'Unione dovrebbe valutare le proprie scelte in un’ottica di contesto. Ha acceso una spia rossa il direttore commerciale di Metalleghe Gianmichele Foglia dal palco virtuale del webinar di siderweb MERCATO & DINTORNI.
Partendo da una situazione di contesto ancora incerta, il manager ha indicato che l’azienda specializzata nella commercializzazione di ferroleghe sta attuando una strategia di flessibilità per adeguarsi alle condizioni di mercato che restano alquanto variabili.
«Per i prossimi mesi, visto il contesto, non mi sento di fare previsioni. Quello che posso indicare è l’auspicio che per il 2023 si possano tornare a vedere una richiesta più stabile e un recupero delle quotazioni. Ma siamo ancora in una fase dove tutti gli indicatori possono cambiare direzione in maniera repentina. Devo però dire che nelle ultime settimane un po’ di richiesta è tornata».
Foglia ha però valutato come quasi impossibile il ribaltamento degli extra costi a valle, per cui i fornitori devono strutturarsi per farvi fronte anche perché si è verificata una riduzione sensibile della durata dei contratti di fornitura, passati da un livello semestrale a quotazioni mensili. «In pratica ci si chiede di essere più vicino al cliente e questo comporta anche offrire una sorta di servizio di stoccaggio, e per farlo dobbiamo potenziare anche la struttura logistica per consegne più tempestive».
Il rallentamento generale dell’attività ha però costretto Metalleghe a rivedere il proprio portafoglio clienti, passato da un 100% di Italia a un 30% di aziende nazionali, 60% di aziende europee e un 10% di realtà extraeuropee. «Per i mercati extra Ue ci stiamo approcciando sempre di più a Nordafrica e Turchia, mercati che stanno crescendo molto velocemente e con investimenti importanti. Alcune realtà hanno l’obiettivo dichiarato di conquistare le quote di mercato lasciate libere dal rallentamento delle acciaierie europee. Ritengo che l’Ue debba pensare a come tutelare le proprie realtà».
Il manager ha sollevato qualche perplessità circa le politiche comunitarie in termini di decarbonizzazione, se applicate alle ferroleghe. «I grandi produttori extra europei non mostrano la minima volontà di abbandonare le tecnologie produttive attuali anche se impattanti. Come Metalleghe abbiamo avviato un progetto interno per mappare i fornitori che invece sono compliance alle richieste di tutela ambientale, al fine di poter garantire ai clienti materie prime certificate green».
Davide Lorenzini
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