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Bramme a Monfalcone: nasce la C&C Transports

È una nuova joint venture paritetica tra Fratelli Cosulich e Ocean Team. Ancora stallo sulla nave a Mariupol

Il colosso della logistica Fratelli Cosulich e Ocean Team hanno fondato la C&C Transport in joint venture paritetica, per gestire il trasbordo e il trasporto delle bramme dal porto di Monfalcone ai vicini laminatoi.

I trasformatori di quell'area, dopo la chiusura del canale di fornitura dall'Ucraina a causa della guerra, hanno cominciato ad acquistare bramme in Indonesia, Cina e Far East, Brasile. Le navi che arrivano al porto italiano sono quindi molto più grandi rispetto al recente passato (circa 40mila tonnellate di portata media contro 15mila) ed è stato quindi «parzialmente interrotto», spiegano da Fratelli Cosulich, il modello logistico dell'allibo: le navi che da Mariupol arrivavano al porto di Monfalcone venivano parzialmente scaricate e quindi alleggerite, consentendo loro di avere il pescaggio richiesto per attraversare il canale di San Giorgio di Nogaro, altrimenti impraticabile, e di avvicinarsi il più possibile ai laminatoi, riducendo del 35% il trasporto su gomma (meno 100mila viaggi di camion l'anno)

Ora la nuova società C&C Transports porterà le bramme da Monfalcone a porto Nogaro con una chiatta, la P7, con una capacità di carico di 5.500 tonnellate. Chiatta che, chiarisce una nota di Fratelli Cosulich, sarà «trainata dai mezzi messi a disposizione dal Gruppo Ocean Team e gestita dalle competenze del reparto Tramp del Gruppo Fratelli Cosulich, nel personale della storica società Marlines, entrata nel Gruppo a inizio 2021». 

L'obiettivo è arrivare a trasportare 500mila tonnellate l'anno di bramme, quindi «lo stesso volume del modello dell'allibo originale». «Grazie al network e alla collaborazione delle istituzioni regionali – dicono da Fratelli Cosulich – siamo determinati a continuare ad eliminare quanto più possibile l'impatto ambientale e stradale, che sostiene però un'attività centrale non solo per l'economia della zona, ma dell'intero sistema Paese». 

Mentre in Italia si lavora a questo nuovo modello di logistica dell'acciaio, nel porto ucraino di Mariupol è ancora ormeggiata la Tzarevna di Fratelli Cosulich, con il suo carico di 15mila tonnellate di bramme. Lo stallo dura da settimane: sono in corso trattative tra il gruppo italiano e l’autoproclamata repubblica di Donetsk, che intende impossessarsi della nave, come ha fatto già con altri mezzi navali. «Purtroppo stiamo sempre negoziando – spiega il presidente, Augusto Cosulich –, ma è già un passo avanti che lo stiamo facendo. Speriamo». 

Prima dello scoppio della guerra in Ucraina, Fratelli Cosulich trasportava circa 1,5 milioni di tonnellate di bramme l'anno da Mariupol a Monfalcone. A luglio 2020 ha potenziato la propria posizione nel comparto dell'acciaio: ha fatto il proprio ingresso in Trasteel Holding (con il 37%) e, proprio per tramite di quest'ultima, in Officine Tecnosider.   

Ocean Team è di proprietà della famiglia Cattaruzza e ha nel settore del rimorchio il proprio core business, punto di riferimento nell'area dell'Adriatico; ad assumere la presidenza di C&C Transports è stata Michela Cattaruzza.


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