13 ottobre 2021 Translated by Deepl
Una trasformazione a 360° per Profiltubi. È questa la novità principale che l'azienda di Reggiolo (Re) ha presentato a Made in Steel come ha raccontato a siderweb l'ad dell'azienda Giorgio Frigerio.
Dottor Frigerio, la prima è una domanda che in occasione di Made in Steel è di rito, che effetto ha fatto tornare ad incontrarsi dopo la crisi pandemica?
Direi che l’elemento principale è stato il piacere di poter superare i limiti imposti dalla video call e dalle semplici telefonate. Modalità che, sebbene avessero tenuto aperti i canali comunicativi, avevano raffreddato i rapporti. È stata una sensazione comune quella di poter ritrovare una sorta di normalità sedendosi tutti attorno allo stesso tavolo.
Passiamo al mercato: i tubi, trascinati dai piani, hanno vissuto in 2021 straordinario, è d’accordo?
Il primo semestre è stato senza dubbio eccezionale sia per volumi, che prezzi che marginalità. Durante l’estate poi abbiamo vissuto un rallentamento sull’influenza di quelle che sono le dinamiche dei prodotti piani, di cui subiamo un effetto riflesso. Nel momento in cui c’è un rallentamento su questi prodotti, con un indebolimento del prezzo immediatamente si innesca un effetto domino. Vedendo la materia prima che scende, i nostri clienti iniziano a rinviare gli acquisti all’ultimo minuto nella speranza di comprare ad un prezzo migliore rispetto all’attuale. Direi che però il risultato maturato nei primi sette mesi dell’anno credo che sia stato in grado di gratificare pressoché tutte le aziende del settore. E questo offre tranquillità sulla possibilità di chiudere un anno positivo.
Quali sono state le dinamiche principali che hanno condizionato l’anno in generale?
Oltre al trend principale che ho descritto poco fa, direi che ad alimentare questo volano positivo ci sia stato anche una sorta di ottimismo legato all’arrivo dei fondi europei, combinato a un aumento effettivo della domanda cha ha sostenuto i consumi riportando tutti gli attori all’acquisto. Ora siamo in una fase dove gli operatori si riaffacciano all’acquisto solo per ripristinare gli stock minimi.
Alla luce di quanto detto fino a ora, il 2021 che anno è stato per Profiltubi?
Alla luce delle dinamiche generali, anche come Profiltubi abbiamo i dati del primo semestre che sono eccellenti, anche nel confronto con il 2019, soprattutto in termini di marginalità.
I bilanci decisamente positivi dell’anno, in conclusione, potrebbero vedere gli utili reinvestiti in operazioni di M&A, revamping di macchinari, o diversificazioni. Come Profiltubi state guardando a qualcosa in particolare?
Per noi la situazione è un po' particolare, mi sento di dire. In questi anni stiamo affrontando una fase di cambiamento dopo l’entrata del fondo Auctus Capital Partners nell’azienda: una trasformazione impiantistica, con l’avvio di lavoro su tre linee di produzione, puntando su affidabilità degli impianti e sicurezza. Abbiamo deciso di focalizzarci sul tubo come core business, per cui abbiamo dismesso la divisione Steel Service che era dedicata a travi e laminati. Abbiamo rinnovato l’intera struttura IT sia sul fronte gestionale che dei sistemi di fabbrica. Parallelamente ci siamo dedicati anche a migliorare la struttura, inserendo in organico forze fresche con un nuovo responsabile della qualità, un nuovo responsabile health and safety, un nuovo responsabile della supply chain e un nuovo export manager. Ci siamo poi impegnati anche ad ottenere la certificazione EPD che è molto richiesta nel nord Europa. A chiudere il cerchio c’è l’arrivo dal 1° ottobre del nuovo direttore generale Lorenzo Nava. Direi che dopo tutta questa evoluzione il focus del prossimo anno dovrebbe essere quello di un consolidamento e di un efficientamento generale della nuova struttura.
Davide Lorenzini
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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