13 ottobre 2021 Translated by Deepl
Andrea Roda di Rodasteel Corporation e Matteo Bombardi direttore commerciale di Rodacciai (a sinistra e a destra nell'immagine di testa) da Made in Steel tracciano un bilancio del 2021 e si soffermano sugli obiettivi del gruppo.
Dottor Roda dopo quasi due anni di pandemia si torna ad incontrarsi in presenza. Che effetto le fa?
Sicuramente dopo più di un anno di distanziamento, di smart working e di un metodo differente di lavoro che ci siamo trovati ad affrontare nelle aziende abbiamo notato in fiera il forte desiderio di tornare ad incontrarsi. Al di là delle ragioni strettamente legate al business è stato interessante riprendere i rapporti in presenza. Per noi è stata la prima volta a Made in Steel. E’ importante come azienda italiana essere presenti alla fiera. E’ stata una scelta vincente perché tanti clienti storici, consolidati sono passati da noi. Oltre a nuovi clienti che sono arrivati al nostro stand.
Direttore Bombardi, il 2021 è stato un anno straordinario per l’acciaio. Secondo lei quale è stato il motore di questi rialzi di prezzo e di domanda?
Il principale cambiamento che si è verificato nel 2021 è stato quello macroeconomico. L’economia cinese sta diventando sempre più un’economia di importazione e sempre meno di esportazione. E questa tendenza fa sì che si stia delineando uno scenario per il quale le dinamiche di prezzo delle materie prime sono in crescita e la loro disponibilità sul mercato sempre meno.
Direttore, si possono individuare dinamiche principali che hanno condizionato l’anno in generale?
Le dinamiche sono sostanzialmente due. Da un lato lo scenario macroeconomico che abbiamo appena ricordato, dall’altro la riduzione degli stock. La supply chain è ancora in difficoltà non solo sul fronte delle materie prime ma anche della componentistica. Ci sono stati cambiamenti repentini e molto veloci anche e soprattutto a seguito della pandemia.
Dottor Roda il 2021 che anno è stato per Rodacciai?
Ci siamo ritrovati con una grande richiesta collegata alla ripartenza. L’anno per quanto ci riguarda sta andando bene. Naturalmente è indispensabile essere flessibili e pronti a gestire un aumento della domanda così come è avvenuto nel 2021. Mi confronto con clienti che hanno molti anni di esperienza alle spalle e ribadiscono di non essersi mai trovati di fronte ad uno scenario come quello del 2020 – 2021. L’obiettivo che Rodacciai si prefigge quindi è sostenere i clienti e riuscire ad assecondare le loro esigenze in un momento così complesso e di rimbalzo eccezionale.
Direttore Bombardi cosa vi aspettate per il 2022?
Il 2022 sarà l’anno dell’ulteriore consolidamento del nostro piano industriale e commerciale. Di anno in anno stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Siamo inoltre riusciti a diversificare ulteriormente la nostra proposta.
Dottor Roda, sul fronte degli investimenti quali sono i vostri obiettivi?
Il gruppo annualmente investe in macchinari e sulle persone, sulle risorse umane. Abbiamo varato academy interne sia per il produttivo che per l’area commerciale. Gli investimenti che portiamo avanti annualmente – crediamo fortemente nello stare sempre sul mercato e nel cercare di non rimanere indietro – sono mirati ad incrementare qualitativamente i nostri prodotti, garantendo al cliente una continuità di fornitura ad un certo livello di qualità. Da questa filosofia è nata la custom line, con prodotti studiati su misura in base alle esigenze dei clienti. Siamo dei sarti dell’acciaio. Cerchiamo di vestire i nostri clienti con l’abito più adatto per loro.
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