4 giugno 2021
Il terzo appuntamento con i nuovi vertici di Assofermet è con Sabrina Canese, riconfermata alla guida del sindacato Ferramenta dell’associazione.
Dottoressa Canese per la è una conferma alla presidenza del sindacato ferramenta, come si sente: è una bella soddisfazione?
Sì, per me è una riconferma e devo ammettere che è una soddisfazione, perché significa che il lavoro degli anni scorsi è stato apprezzato ed i colleghi vogliono continuare sull’impostazione data in questo ultimo periodo.
Alla luce dell’esperienza del suo mandato precedente, quali sono gli obiettivi che vorrebbe raggiugere in questa nuova presidenza?
Mi piacerebbe che la nostra proposta di defiscalizzazione riuscisse ad essere inserita in un provvedimento legislativo, anche se siamo consapevoli che non è un percorso semplice. Mi piacerebbe che alcuni associati che abbiamo perso negli ultimi tempi, alla luce anche del lavoro fatto in questi anni, ritornassero a dare una mano all’associazione perché sono tanti i temi a cui occorre prestare attenzione, sia nazionali che internazionali. Mi piacerebbe riuscire a dare ancor più servizi agli associati e continuare sulle attività di sviluppo digitale.
Quali sono le nuove sfide post pandemia che il comparto ferramenta si trova a dover affrontare?
Il comparto ferramenta non deve sedersi sugli allori maturati in questo momento che ci ha visto sempre aperti come servizio essenziale e pensare che la digitalizzazione sia un processo che riguarda più alcuni settori e non noi. La sfida è sempre più la cross canalità e la sfida è anche quella di creare un mercato dove non si vada a fare la guerra sul prezzo ma si cerchi di preservare un certo livello di reddittività. Il mercato ferramenta credo non sia così diverso dagli altri. La sfida è riuscire ad essere al passo con l’evoluzione del consumatore che sempre più è attento e preparato sia rispetto alla conoscenza del prodotto, avendo molti canali dove poter trovare informazioni, e rispetto ai servizi. La sfida più grande è quindi quella di trasformare i punti vendita in luoghi sempre più moderni ed esperienziali.
Ultima domanda sul mercato, sebbene in maniera indiretta il caro materie prime si sta facendo sentire anche sul vostro settore, che strategia avete messo in atto per fronteggiarlo, quanto esperienze di rete come quelle proposte da Assofermet possono aiutare?
Al momento ognuno come al solito va per la propria strada, non abbiamo messo in campo particolari strategie anche perché, come distributori, subiamo il caro materie ed adattiamo i listini. Di certo questo è una grande problema e c’è bisogno di capire meglio la natura di questi rincari, se non sia un fenomeno prevalentemente speculativo. Di certo essere in Assofermet aiuta a capir meglio questo fenomeno lato materie prime ed eventualmente essere preparati per tempo alla comprensione del fenomeno da un punto di vista di dinamiche di mercato e quindi di eventuali scelte di approvvigionamento anche se forse siamo già in ritardo.
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