13 aprile 2021
Per il mercato dell’acciaio sono «prevedibili nuovi aumenti, ma probabilmente il “grosso” degli incrementi delle quotazioni è già stato fatto e non posso che aspettarmi delle flessioni che potrebbero essere anche profonde».
A dirlo è stato Achille Fornasini, Partner & Chief Analyst siderweb, nel corso del suo intervento – “Andamento delle quotazioni delle commodity, delle materie prime siderurgiche e dei prodotti finiti in acciaio” – nel quarto webinar del ciclo “Mercato & Dintorni” che si è svolto oggi.
Fornasini, con la consueta dovizia di particolari, ha ricostruito i comportamenti dei prodotti, a partire dalle materie prime, che hanno fatto registrare «un crollo nel 2020 e poi l’incremento dei primi mesi di quest’anno. Il tutto determinato da una “tempesta perfetta” caratterizzata dall’aumento esponenziale della richiesta cinese, seguita poi dal resto del mondo e dalla contrazione dell’offerta oltre che dalle difficoltà logistiche alle quali abbiamo assistito».
I metalli, ha spiegato Achille Fornasini, «hanno seguito lo stesso andamento, forse anche a causa di un eccesso di misure protezionistiche che potrebbero essere riviste».
Quanto all’acciaio, «i basici hanno fatto segnare una crescita del 97% con l’accelerazione iniziata ad ottobre 2020 e che da inizio anno registra un +6%, con il Coking coal che ha recuperato dopo aver perso il 30% e con il Basic Sum che ha a sua volta perso e poi recuperato, ma restando su valori inferiori al 2019».
I Coils a caldo, ha poi spiegato Fornasini, «i valori Cif Houston sono sopra il massimo storico del 2008, mentre quelli Fob Shangai stanno risalendo dopo un calo, ma restano sotto quei livelli e analogo percorso hanno seguito quelli Fob Black Sea, che comunque sono al di sopra del 2018. In Europa, invece, i prezzi sono tutti sopra i massimi storici e ci si chiede dove sia finita la sovraccapacità mondiale»
Percorsi simili a quello dei coils «hanno seguito le lamiere ed i tubi saldati», mentre «il rottame ed il tondo per cemento armato hanno fatto registrare incrementi fortissimi a fine 2020, seguiti poi da un’attenuazione e da una stabilizzazione, ma sono previsti aumenti».
Nel settore del “lunghi”, l’analisi di Achille Fornasini è stata questa: «Sia per i laminati mercantili, che per le travi e la vergella si sono registrati forti aumenti a fine 2020, mentre ora si assiste a un assestamento: c’è ancora un leggero spazio di crescita, ma il grosso è stato fatto»
A proposito dell’inox, infine, «il nickel è calato dopo un’impennata, ma ora recupera mentre il cromo sale di molto e il molibdeno dopo una correzione è tornato a crescere» e quanto al rottame inossidabile «si assiste ad un grande recupero dopo il 2020, con le lamiere su livelli più alti».
Per consultare le slides presentate da Achille Fornasini nel corso del webinar basta cliccare sull’icona
Hps Steel
E' evidente che sui prodotti piani la "sovracapacita'" in Europa, non esiste. Come , in queso momento non esistei n Far East e dintorni.