19 febbraio 2021
Si apre con una prima tegola l’incontro tra il neo titolare del MiSe Giancarlo Giorgetti ed i sindacati. Subito dopo l’avvio dell’incontro fissato alle 14.30 è infatti arrivata la notizia che Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva per la sentenza Tar di spegnimento degli impianti. Una decisione che al di là dello schiaffo legale non crea maggiori criticità al siderurgico di quante non ne stia già affrontando.
I presidente della Quarta Sezione Luigi Mariotti, ha infatti rimarcato come la riunione della camera di Consiglio è già stata fissata per l’11 marzo mentre l’udienza pubblica si terrà il 13 maggio 2021.
In pratica l’apertura della camera di consiglio, prima del termine per lo spegnimento degli impianti non richiederebbe un provvedimento specifico di sospensiva.
«…non risultano e non sono stati comprovati elementi tali da far ritenere che l’eventuale accoglimento della domanda in sede collegiale non sarebbe idonea a soddisfare gli interessi dell’appellante…».
In pratica per il giudice non ci sarebbero motivi di anticipare alcun tipo di provvedimento in maniera monocratica, ma lo si potrà fare in maniera collegiale il prossimo 11 marzo 2021.
Di fatto: lavoratori, impresa, creditori, clienti vivranno altri 10 giorni con il fiato sospeso in attesa che la riunione del consiglio giudicante sancisca o meno che il 14 aprile gli impianti non dovranno fermarsi, almeno fino al pronunciamento definitivo del prossimo 13 maggio 2021.
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