16 febbraio 2021
Acciai speciali e inossidabili. Sono questi i prodotti siderurgici su cui le aziende italiane possono puntare per guadagnare quote di mercato in suolo tedesco. Questo è emerso dall’analisi presentata da Gianfranco Tosini, dell'Ufficio Studi siderweb, nel corso del webinar "Germania: le opportunità per l'acciaio italiano", il primo di una serie con la quale siderweb intende scandagliare le opportunità offerte dai mercati siderurgici esteri.
Tosini ha infatti evidenziato come la Germania abbia un consumo di acciaio annuo di 38 milioni di tonnellate, addirittura inferiore alla produzione di 39,6 milioni di tonnellate, che è votata soprattutto all’export.
Produzione di cui il 58,3% è costituito dai laminati piatti con quasi 18 milioni di tonnellate di coils a caldo prodotti all’anno. Un mix che la porta, quindi, a importare prodotti lunghi in qualità e soprattutto inox, dal momento che il consumo tedesco è in gran parte soddisfatto da quanto prodotto da AST, ancora di proprietà del primo gruppo tedesco thyssenkrupp.
Quanto ai tubi saldati di grande e di piccolo diametro, l'Italia arriva a coprire il 41,4% dell'import tedesco, con 638mila tonnellate.
In pratica, per l’Italia la Germania pesa per 1,41 milioni di tonnellate l’anno. Una quota che è difficile implementare su prodotti commodities come tondo per cemento armato, dal momento che ha già delle controllate che ne producono 3 milioni di tonnellate sul territorio.
Maggiore spazio c’è invece per le specialties, in cui il nostro Paese - in virtù anche della vicinanza geografica - riesce a superare la concorrenza degli altri player internazionali.
Clicca qui per scaricare le slide presentate dal prof. Tosini.
Davide Lorenzini
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