28 ottobre 2020
Conferme importanti, ma soprattutto un’anticipazione decisamente interessante, quelle emerse dal confronto tra il direttore generale di siderweb Lucio Dall’Angelo ed il vice presidente di JSW Steel Italy Marco Carrai nel corso del webinar “L’evoluzione dei mercati internazionali nel 2021” che si è svolto stamattina.
Perché se Marco Carrai ha ribadito che la prima parte del progetto di rilancio dello stabilimento di Piombino – «82 milioni di investimenti, con avvio non appena Invitalia ufficializzerà, cosa prevista a breve, il proprio ingresso nella compagine societaria», ha detto – con l’obiettivo di «portare l’Ebitda in territorio positivo entro marzo-aprile 2021»; ha anche lasciato intendere che si stia accelerando su un’altra importante iniziativa, quella che dovrebbe portare al riavvio della produzione di acciaio nella città toscana: «Stiamo facendo i conti e analizzando i preventivi – ha spiegato – per la realizzazione del forno elettrico e penso che presto potremo dare delle informazioni interessanti».
Nell’immediato, però, quello che si farà a Piombino sarà «il rinnovo delle tre linee dalle quali escono vergella e rotaie, in quanto dobbiamo renderle più efficienti e performanti, così da ridurre i costi di produzione che oggi sono troppo elevati. Costi che «come quelli per l’approvvigionamento di billette e blumi, oltre ovviamente a quelli relativi al personale, incidono fortemente sui nostri conti».
A proposito di conti, poi, il vice presidente di JSW Steel Italy ha detto che «l’ultimo trimestre si è chiuso con 12,5 milioni di euro di perdite, ma le attività intraprese e i segnali che arrivano dal mercato ci portano ad essere ottimisti riguardo la possibilità che il mese di ottobre possa essere il primo nel quale riporteremo l’EBITDA in positivo».
A conferma della sua fiducia sul mercato delle rotaie: «Io credo – ha detto Carrai – che abbia una sua stabilità, che sia in grado di attrarre investimenti crescenti ed è per questo che noi concentreremo lì molti dei nostri sforzi». Anche «le barre in acciaio di qualità e speciale» secondo Carrai, «possono dare soddisfazioni, mentre per quanto riguarda la vergella, temo che la sovraccapacità produttiva, conseguente a massicci investimenti fatti da competitors, soprattutto nel Nord est, possa farsi sentire in maniera negativa e per questo cercheremo di aprire nuovi canali sui mercati mediterranei».
Potendo contare anche su un fattore che è decisivo, quello della logistica: «Piombino ha il posto e questo ci garantisce un vantaggio competitivo, ma ci offre anche l’opportunità per pensare, come abbiamo già iniziato a fare, ad attività in grado di creare una ciambella di sicurezza intorno all’azienda, così da garantire l’occupazione e, ottenendo revenues aggiuntive rispetto a quelle attuali, trovare forme di garanzia nei confronti della ciclicità che caratterizza il mercato dell’acciaio».
Attività che, peraltro, sono perfettamente in linea con i princìpi della salvaguardia ambientale «e che ci vedono impegnati – ha ricordato il vice presidente di JSW Steel Italy – sui progetti relativi alle energie alternative, alla realizzazione di un rigassificatore, decisivo per l’avviamento di un impianto di preriduzione con il quale alimentare il futuro forno elettrico, ma anche su quello finalizzato alla creazione di un hub mediterraneo su carta e cellulosa».
Senza dimenticare l’ultimo accordo siglato, quello con Montello per il riciclo delle scorie «e che ci aiuterà a creare un autentico polo per l’economia circolare», perché su questo fronte Marco Carrai sembra avere le idee chiare: «Si parla molto dell’idrogeno, ma non va dimenticato l’impatto che, visto l’alto consumo di acqua necessario per la sua creazione, potrebbero sorgere dei problemi collaterali».
In tema di mercato, poi, e dopo aver ricordato la volontà di portare nel settore dell’acciaio la sua esperienza nel campo dei “big data” – «dobbiamo sfruttarli per superare il rischio di produrre beni che poi faticano ad incontrarsi con la domanda», ha spiegato - il vice presidente di JSW Steel Italy ha pronosticato che «la contrazione del settore automotive, oltre a farsi sentire ancora ancora su quella dei coils, potrebbe determinare una ricollocazione geografica dei centri di produzione, portandoli ad essere concentrati in aree specifiche del pianeta».
Marco Carrai, infine, ha accettato di parlare della sua esperienza in JSW Steel Italy a livello personale: «Ho accettato in nome dell’amicizia personale che mi lega a Sajjan Jindal e della riconoscenza che ho nei suoi confronti – ha spiegato – e il bilancio di questa prima fase è molto positivo. Il settore dell’acciaio è alle prese con evidenti difficoltà, ma grazie anche alla grande attenzione che ho potuto riscontrare da parte delle istituzioni, oltre che al nostro lavoro, ci sono le potenzialità per avere grandi soddisfazioni».
29 novembre 2024
Nuova edizione del siderweb TG. Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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