22 settembre 2020
Protagonisti della seconda sessione del webinar di siderweb – quella caratterizzata dall’hashtag #Progettare e Costruire – dedicato oggi a “L’acciaio per costruire le città, gettare ponti, creare reti” -, sono stati Agostino Ghirardelli, fondatore di Sbga e Jacopo Palermo, amministratore delegato del Gruppo Costim, che hanno presentato due case histories diverse tra loro, ma legate da molti aspetti comuni, a partire dall’uso dell’acciaio.
«Quella della Torre Libeskind, a CityLife Milano – ha detto Agostino Ghirardelli – è senza dubbio un’esperienza molto interessante, soprattutto perché come ogni grande opera ha dietro un racconto fatto di vicende tecniche ma anche personali».
A partire, ha spiegato il fondatore di Sbga, «da quando Adam Scott propose di realizzare la torre interamente in acciaio e questa, una volta superate le perplessità iniziali, ha rappresentato una grande innovazione.
Pensata nel 2005-2006, la torre – che completerà il Business District dell’area dell’ex Fiera di Milano in riqualificazione) – «è diventata progetto a partire dal 2011 ed ha rappresentato un vero “desiderio d’acciaio” perché partendo da una base realizzata anche in calcestruzzo, mano a mano che sale verso l’alto vede diventare l’acciaio come componente principale, per poi diventare unica nella sua parte terminale che si proietta verso il cielo».
Per questo Agostino Ghirardelli non ha esitato a definire la Torre Libeskind «un edificio nell’edificio, integralmente concepito in acciaio, che è quasi una cattedrale e che, studiandola, fa venir voglia, per la sua leggerezza e la scelta di un tema fortemente evocativo, di progettare in acciaio».
Jacopo Palermo, invece, si è concentrato sulla realizzazione del Chorus Life di Bergamo, ricordando in avvio che «il nostro Gruppo e l’impresa Percassi hanno già dimostrato di essere molto attente all’uso dell’acciaio in edilizia, in quanto questo materiale ci consente di raggiungere un livello di industrializzazione di processo molto più elevato, di realizzare opere che garantiscono grande sicurezza e di rispettare più facilmente i tempi di consegna».
La struttura, che viene realizzata nell’area dismessa e bonificata ex Ote, «prevede la realizzazione di un palazzo dello sport – ha spiegato Jacopo Palermo – dotato di una copertura in acciaio di grande luce e realizzato sfruttando proprio la duttilità di questo materiale, che si presta ad un’ingegneria di dettaglio e che è dimostrata dalla facciata (che segue un andamento ondulato; ndr) composta in lamiere di piccolo taglio leggermente sovrapposte sostenute da una struttura a sua volta in acciaio».
La particolarità di queste lavorazioni, ha detto l’amministratore delegato del Gruppo Costim – è rappresentata dal fatto che l’utilizzo dell’acciaio richiede una manodopera più specializzata, ma a questo viene risposto spostando la gran parte della realizzazione dei manufatti in fabbrica», sfruttando quindi il know-how esistente.
Ma un aspetto sul quale ha insistito Jacopo Palermo è stato quello relativo alla combinazione tra «l’elemento “bello” che si sposa con la qualità e questo ci spinge a pensare, e dovrebbe essere un tema sul quale concentrarsi per il futuro, a quanto potrebbe essere importante pensare al target residenziale come possibile nuova frontiera per l’uso dell’acciaio in edilizia».
Lascia un Commento