8 luglio 2020
Le fiere, questi unici eventi collettivi per una specifica industry, dove gli operatori si ritrovano nello stesso luogo nello stesso momento, «resteranno determinanti e centrali. Tutti sanno che parteciparvi crea valore per tutti quanti: sono un driver indispensabile per la generazione di business, innovazione, sviluppo; fanno intravedere le traiettorie di dove si sta muovendo un’intera industria». Ma «il digitale sarà sempre più un grande elemento di complementarietà alla presenza fisica».
Di questa rivoluzione che la pandemia da Covid-19 ha avviato nell’universo fieristico internazionale ha parlato Enrico Gallorini, CEO di GRS Research & Strategy, intervenendo al webinar di siderweb “Made in Steel, Lamiera, MADE Expo, Transpotec Logitec”. Che ha presentato i risultati di un’indagine condotta su una platea di oltre 550 organizzatori di fiere, provenienti da 53 Paesi.
A causa del lockdown e delle limitazioni imposte dalla pandemia, l’89% delle manifestazioni è stata cancellata o posticipata. «L’impatto del Covid-19 è stato quindi devastante – ha illustrato Gallorini -, non tanto per chi organizza le fiere, ma per le stesse filiere. Perché è grazie alla fiere che si riesce ad avere l’incontro tra la domanda e l’offerta e una proiezione dei trend futuri». Organizzatori che, comunque, sono alle prese con due grandi problemi: il 41,6% si sta scontrando con i budget ridotti degli espositori; il 36,2% con le restrizioni agli spostamenti di buyer e visitatori.
«Non dobbiamo aspettare che qualcuno faccia ripartire il sistema fieristico. Dobbiamo farlo ripartire noi» ha detto Gallorini. E infatti l’industria non è rimasta ferma in questi mesi: il 65% degli organizzatori fieristici ha allestito attività online come workshop e webinar; il 45,4% ha organizzato eventi online; l’87,3% ha creato soluzioni di digital matchmaking per i clienti.
Insomma, si andrà sempre di più verso degli “hybrid events”: eventi ibridi, che alla presenza fisica in fiera dovranno affiancare eventi digitali per potenziare l’effetto benefico delle manifestazioni.
«In questo momento, tutti gli organizzatori devono porsi nell’ottica di co-creazione di valore, all’insieme delle filiere che vengono coinvolte nell’evento collettivo – ha concluso Gallorini -. Ecco perché è grandissimo il valore e importante il fatto che 4 grandi manifestazioni stiano collaborando per fare passi in avanti».
Il riferimento è alle 4 manifestazioni che si terranno in contemporanea – e con alcuni giorni di sovrapposizione – a marzo 2021 a fieramilano Rho: Made in Steel, organizzata di siderweb; Lamiera, MADE Expo e Transpotec Logitec.
Una scelta, quella della contemporaneità, che «vorremmo diventasse strutturale» ha detto Mauro Franchina, Sales Manager di Made in Steel. Che ha passato in rassegna le principali novità dell’edizione 2021 della principale Conference & Exhibition del Sud Europa: il cambio di data, con l’anticipo da maggio al 17-19 marzo, proprio per realizzare il progetto di incrociarsi con le altre tre manifestazioni che si intersecano con la filiera siderurgica, e cioè le industry dei trasporti e la logistica, delle costruzioni e delle macchine per la lavorazione della lamiera.
E poi lo spostamento dai padiglioni 22-24 delle edizioni 2017 e 2019 ai 5-7, che sono gemelli ma speculari ai precedenti.
«Desideriamo proporci in veste allargata, per far percepire a tutti i visitatori di trovarsi di fronte a un evento dal respiro internazionale, inteso come un unicum atto a competere davvero con le già sinergiche piattaforme estere» ha spiegato Franchina. «Per realizzarlo, abbiamo scelto di rendere gratuito l'accesso a Made in Steel previa registrazione. Con un unico biglietto si avrà così la possibilità di visitare le altre – o alcune delle altre – manifestazioni».
Infine, un’ultima novità: la possibilità, per gli espositori, di optare per un allestimento personalizzato grazie al supporto di siderHUB, l'area di siderweb che si occupa della comunicazione e del marketing integrato per le imprese della filiera siderurgica.
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