17 maggio 2019
RHO (Mi) – «Il governo di tutto ciò che i grandi investimenti mettono in moto spetta sempre all'uomo e questo ci deve far comprendere quanto sia importante investire molto anche nella formazione». Alessandro Banzato, presidente di Federacciai e CEO di Acciaierie Venete, ha sintetizzato così, nel corso del convegno "Steel human", coordinato dal direttore di Class CNBC, Andrea Cabrini, e che ha segnato la conclusione di Made in Steel, il proprio pensiero sulla valenza del capitale umano anche nella moderna gestione delle imprese.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Antonio Marcegaglia, presidente del gruppo che porta il suo nome: «L'uomo – ha spiegato – è l'elemento differenziale che può determinare il successo di un'iniziativa e per questo noi stiamo facendo un lavoro di formazione strutturata del nostro personale, creando cultura d'impresa e cercando nuovi interscambi con la scuola e l'università».
Mentre Alessandro Trivillin, amministratore delegato di Danieli, ha aggiunto che «l'organizzazione del nostro gruppo ci porta quasi automaticamente a puntare sulla valorizzazione degli uomini, ma anche noi come altri non troviamo personale qualificato anche perché l'acciaio non viene comunicato nel modo giusto».
Parola chiave: flessibilità
Oltre a questo tema, ce n'è stato un altro sul quale i protagonisti del dibattito si sono trovati d'accordo: occorrono ottimismo e capacità di rispondere rapidamente ai cambiamenti che impone il mercato perché «è evidente la differenza esistente da mercato apparente e reale», ha detto Banzato. Mentre per Marcegaglia «c'è un sentiment che è senza dubbio più pessimista di quanto la situazione reale non segnali» e per Trivillin «la situazione è certamente destinata a migliorare».
Perché l'innovazione «ci permetterà di avere prodotti migliori con una spesa di esercizio limitata» (Banzato); «garantisce non solo manufatti migliori, ma permette di accumulare dati che porteranno a un miglioramento ulteriore, anche perché si va sempre più alla ricerca di produzioni personalizzate in funzione del cliente (Marcegaglia) e «rappresenta un modo più evoluto di affrontare problemi che sono già conosciuti» (Trivillin).
Le tesi per la siderurgia da presentare alla nuova Unione europea
Prima dell'inizio del dibattito, il CEO di Made in Steel Emanuele Morandi ha illustrato un documento «che mi auguro – ha spiegato – possa essere condiviso dall'intera filiera (i tre partecipanti hanno mostrato di volerlo fare ampiamente; ndr) perché da soli non si va da nessuna parte».
Il documento si compone di quattro temi portanti: «Difendere e rilanciare il progetto europeo; "Rebuilding Europe", un nuovo piano Marshall per l'acciaio; puntare su innovazione e sostenibilità; centralità dell'uomo con investimenti su formazione e cultura», ha spiegato Morandi, annunciando l'avvio della fase di confronto con tutti i soggetti che compongono l'universo dell'acciaio e non solo.
Marco Torricelli
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