26 giugno 2017
L’acciaio non è un settore per donne?
È dall’India che arriva l’esempio più recente di apertura alla forza lavoro femminile del settore siderurgico, nel quale a livello globale tradizionalmente è la componente maschile ad avere l’ampia maggioranza. Tata Steel ha lanciato, all’inizio dell’anno, il programma di borse di studio «Women-Of-Mettle», per individuare, incoraggiare e crescere giovani ingegneri donne di talento. Un piano che «illustra ciò in cui crede Tata Steel, e cioè che in un’organizzazione si debbano riflettere le diversità della società in cui viviamo». Secondo il vicepresidente di Tata Steel Suresh Dutt Tripathi, a capo delle risorse umane, in questo modo si «avvia sicuramente una tendenza, che il settore seguirà».
Se lo sono in India, dove il tasso di istruzione e occupazione delle donne è ben lontano da quello dei Paesi occidentali, non è azzardato ipotizzare che i tempi siano maturi anche in Italia per un rafforzamento della presenza femminile nel comparto, che sta già velocemente cambiando il proprio modello di business. Cosa ne pensano le “donne d’acciaio”, imprenditrici e rappresentanti della filiera siderurgica nazionale? Lo stiamo chiedendo alle dirette interessate.
BERZO INFERIORE (BS) - Da 22 anni in azienda, dal 2004 alla sua guida. Gianfranca Bellicini, presidente del cda delle Ferriere che portano il cognome della sua famiglia, racconta di come il padre le abbia trasmesso la “malattia dell’acciaio”. Ma anche di come non sia stato del tutto sereno il passaggio generazionale. Tutto in un momento positivo per l'azienda, che punta al consolidamento dei risultati a due anni e mezzo dalla joint venture con Duferco Italia Holding.
Elisa Bonomelli
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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