4 dicembre 2024
Per il gruppo Lucchini RS, il 2024 è stato un anno positivo. «Miglioreremo i risultati, con un fatturato che crescerà rispetto al 2023». Lo ha spiegato a siderweb Luigi Lucchini (nell'immagine qui accanto), amministratore delegato di Lucchini RS per la divisione forgiati e fusi, nonché di Lucchini Mamé Forge, con il quale abbiamo approfondito le prospettive del settore della forgia.
La divisione forgiati e fusi, affiancandosi alla divisione ferroviaria, rappresenta una delle due anime di Lucchini RS Group e si sviluppa in cinque linee di prodotto: lingotti, getti, forgiati a disegno, barre forgiate e tool-steel.
Negli ultimi anni avete investito molto, a che punto è il vostro piano di rinnovamento del parco macchine?
Quest’anno abbiamo terminato l’ultimo investimento di una serie, ovvero la sostituzione della pressa di forgia libera dello stabilimento di Lovere. Questi impianti necessitano, ogni 10 anni circa, di una manutenzione profonda e molto onerosa; quindi, ci siamo trovati di fronte a un quesito: rinnovare e continuare con quella pressa o sostituirla con una nuova? Abbiamo scelto la seconda opzione e rimpiazzato il macchinario da 4.200 tonnellate, in funzione dal 1975, con una nuova pressa da 7.000 tonnellate. Grazie a questo investimento abbiamo guadagnato in termini di precisione, ovvero abbiamo meno sovrametallo di scarto, di qualità, di gamma dimensionale e poi in rapidità, riuscendo a produrre in due turni i volumi che prima facevamo in tre, oltre che in capacità dell’impianto.
Questo investimento, inoltre, è stato anticipato da quelli per l'aggiunta di forni di riscaldo e di trattamento termico.
Negli ultimi anni abbiamo preparato il terreno per questo grande investimento, e cioè la nuova pressa, per arrivare a una nuova fase della nostra azienda e proporci in modo ancor più competitivo sul mercato.
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