10 settembre 2024 Translated by Deepl
In un mercato in cui, anche dopo la fine della pausa estiva, continuano a regnare sfiducia e incertezza, Feralpi Group fa della flessibilità produttiva uno dei suoi principali punti di forza. Tanto in Italia quanto in Germania. Lo ha sottolineato Marco Sbaraini, direttore commerciale Acciai per l'edilizia di Feralpi Group, durante il webinar MERCATO & DINTORNI di siderweb.
«Per settembre-ottobre – ha annunciato Sbaraini - metteremo in campo una serie di riduzioni di produzione su entrambi i laminatoi». E ha difeso la politica commerciale che vede l’azienda offrire il proprio prodotto all’estero a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati sul mercato domestico: «Più lontano vai da casa, più sei costretto ad abbassare il prezzo per compensare il differenziale di trasporto, il margine di penetrazione, eccetera. A rigor di logica, il mercato italiano per un produttore nazionale deve rendere alcune decine di euro la tonnellata in più. Credo che, dopo quattro anni di lavoro “dietro le quinte” sull’elaborazione di una strategia commerciale diversa, la clientela abbia compreso questo discorso. Per mantenere determinati equilibri di domanda e offerta sul mercato domestico, si è costretti a vendere circa il 50% della propria produzione all’estero. Non solo. Oltre a questo, fermiamo, ridimensioniamo la produzione, perché è questo che deve accompagnare una richiesta di riequilibrio del prezzo italiano rispetto al prezzo estero. A differenza del passato, siamo molto più veloci, smart, flessibili nel reagire al contesto generale che ci circonda».
Sette anni fa Feralpi Siderurgica esportava ogni mese in circa 7 mercati europei, mentre oggi lo fa in 16-18 mercati del Vecchio continente. «È cambiata la geografia. Ciò che non è cambiato è il rapporto di circa 50:50 tra domestico ed export», ha precisato Sbaraini. Oltre ad essere improntati alla sostenibilità, gli investimenti del Gruppo legati agli impianti sono tutti atti a corrispondere alla già citata flessibilità produttiva. «Non investiamo per produrre di più, bensì per produrre meglio, per reagire in modo più veloce a questi 16-18 mercati dove vogliamo essere presenti in maniera continuativa», ha rimarcato il manager di Feralpi. Questo «vale per l’Italia, ma vale anche per i nostri “fratelli” a Riesa, che fino a 18 mesi fa avevano goduto della protezione di un mercato interno forte e che attirava tutti, non solo l’Italia». E mentre ora proprio la Germania sta vivendo una «crisi di identità, un cambiamento quasi esistenziale da leader e motore d’Europa a economia e governo federale in grande difficoltà e confusione», noi italiani «siamo abituati a battagliare, a muoverci con grande spirito di adattamento», ha affermato Sbaraini, aggiungendo: «In fondo la domanda in Italia non è mancata nemmeno quest’anno per quanto riguarda i nostri prodotti», grazie anche e soprattutto a un PNRR che, per quanto «zoppicante», ha aiutato e dovrebbe continuare a farlo anche nei prossimi anni. «Il nostro grande cruccio per il 2024 – ha rimarcato il direttore commerciale Acciai per l’edilizia di Feralpi – non sono i volumi, bensì i margini», che hanno subito una contrazione non solo nel comparto “core” del gruppo, ma anche, per esempio, nelle specialties.
Stefano Gennari
1 aprile 2025
Le modifiche alla Salvaguardia. La corsa al rottame. Un processo di decarbonizzazione che procede con qualche punto di ...
Lascia un Commento