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La decarbonizzazione dell’acciaio passa dalla plastica

L'ad di I.Blu Roberto Conte anticipa a siderweb alcune delle caratteristiche dell'innovativo Bluair ®

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La decarbonizzazione dell’acciaio passa dalla plastica. A leggerlo tutto d’un fiato potrebbe sembrare un paradosso, invece è già una realtà che prende il nome di Bluair ®. Il prodotto nato dalla lavorazione della plastica da riciclare che può essere utilizzato come riducente sia nella produzione da ciclo integrale che da forno elettrico, riducendo notevolmente le emissioni di Co2 rispetto, ad esempio, al semplice polverino di carbone.
Il prodotto innovativo verrà presentato in grande stile lunedì 18 ottobre a San Giorgio di Nogaro. Per avere qualche anticipazione siderweb ha rivolto alcune domande a Roberto Conte, amministratore delegato di I.Blu, la società del gruppo Iren che produrrà l'innovativa materia prima.

Dottor Conte il 18 ottobre inaugurate questo nuovo impianto in Friuli, può darci qualche anticipazione?

L’impianto I.BLU, società del gruppo Iren, che inaugureremo lunedì prossimo a San Giorgio di Nogaro, diventerà il principale hub dell’azienda per il trattamento del plasmix per la produzione del polimero Bluair ®, una materia prima seconda circolare che può essere utilizzata in sostituzione del polverino di carbone in qualità di agente riducente ed in grado di ottimizzare il processo nella produzione dell’acciaio. L’impianto, il secondo del gruppo, occupa una superficie di 40.000 mq e impiega oltre 120 addetti.

Quanta ricerca c’è alle spalle del progetto Bluair, per riuscire a unire economia circolare e riduzione delle emissioni?

Il progetto Bluair ® è un unicum perché permette il completamento del ciclo integrato di recupero e riutilizzo della plastica, ossia un esempio concreto di economia circolare. I risultati ottenuti oggi sono frutto di un importante lavoro di ricerca sia per la messa a punto del polimero e, in seconda battuta, di sperimentazione dello stesso in campo siderurgico, che stiamo conducendo con ottimi risultati e con un’attività di analisi dei risultati costante. Molta parte della ricerca realizzata in collaborazione con le aziende partner è stata rivolta infine all’intero processo di utilizzo di Bluair ®. Oggi, infatti, dopo la consolidata esperienza in voestalpine e grazie al supporto di partner come Feralpi, i gruppi Pittini e Danieli, siamo in grado di supportare la transizione green delle principali acciaierie italiane.

Avete fatto delle stime sui possibili vantaggi per le aziende partner?

Bluair ® consente un miglioramento sia delle performance ambientali dell’industria siderurgica grazie a una riduzione delle emissioni di CO2 superiore al 30%, sia delle prestazioni tecniche: riduce il Tap to Tap Time, contribuisce a ridurre il consumo energetico e dal punto di vista economico consente per ogni tonnellata utilizzata di ridurre gli ETS in rapporto di 1 a 1,1.

Secondo le vostre stime a regime quanta plastica da riciclare potrà essere trasformata in Bluair?

Il sito di San Giorgio di Nogaro è attualmente in grado di selezionare 115.000 tonnellate all’anno di rifiuti plastici e di produrre 70.000 tonellate/anno del polimero Bluair ®. Un dato a cui va aggiunto quello dell’impianto I.BLU di Costa di Rovigo, che tratta 42.000 ton/anno. Grazie a IREN è già prevista la realizzazione di un ulteriore impianto e il Gruppo si è impegnato a supportare questa iniziativa anche con eventuali ulteriori investimenti.

L’appuntamento è per lunedì 18 ottobre alle 11, nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) in occasione del taglio del nastro ufficiale dell’impianto di produzione, cerimonia che siderweb seguirà in diretta.


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