23 novembre 2022
Calano le emissioni di gas serra rispetto a un anno fa. Il problema è che in certi settori non lo fanno abbastanza velocemente. Un’indagine interna riportata dall’agenzia Reuters ha di fatto evidenziato come, sebbene il tasso emissivo faccia segnare un calo rispetto al 2021, le politiche del Paese non sono ancora del tutto allineate con gli obiettivi a lungo termine per limitare l'aumento della temperatura.
La Cina produce quasi un terzo delle emissioni annuali di carbonio del mondo e il suo successo nel raggiungere gli obiettivi climatici «è forse il fattore più importante nella lotta globale contro il cambiamento climatico», ha dichiarato il Centro di ricerca sull'energia e l'aria pulita (CREA), con sede a Helsinki, dopo aver valutato i dati sulle emissioni e aver intervistato 26 esperti cinesi di energia.
Mentre la Cina ha raggiunto «risultati notevoli» in settori come l'energia pulita e i veicoli elettrici, il rapporto afferma che rimane «fuori strada» per quanto riguarda l'energia a carbone, il ferro e l'acciaio. Il consumo di energia, trainato dalla forte crescita economica industriale, cresce ancora troppo velocemente per raggiungere gli obiettivi climatici.
La Cina dovrebbe raggiungere con relativa facilità il proprio obiettivo di picco di emissioni per il 2030, ma gli esperti temono che il volume complessivo possa ancora aumentare in modo significativo nel corso del decennio, poiché Pechino costruisce nuovi impianti a carbone e altre infrastrutture ad alta intensità di carbonio per rispondere alle preoccupazioni sulla sicurezza energetica e sulla stabilità economica.
Più alto sarà il picco, più difficile sarà per Pechino raggiungere l'obiettivo del 2060 di diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica, ha dichiarato il CREA, aggiungendo che è «di cruciale importanza» per la Cina non solo raggiungere, ma anche superare significativamente gli obiettivi.
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