9 luglio 2015
Il rischio espresso a gran voce dal principale produttore siderurgico messicano Altos Hornos de Mexico (AHMSA) è che il Paese centramericano stia mutando al punto da diventare un trasformatore di acciaio, con la relativa chiusura dei siti produttivi. Sono, però, ben di più le aziende messicane che concordano con questa difficile situazione, considerata figlia dell’import di prodotti cinesi. Per questo, i gruppi siderurgici nazionali stanno chiedendo a gran voce l’istituzione di misure di prevenzione da quella che viene considerata come concorrenza sleale da parte delle società cinesi. Misure da parte del governo sarebbero in atto per l’import di prodotti cinesi, ma anche francesi e tedeschi. Sebbene, viene spiegato all’interno di un articolo comparso su «CNN Expansion», il mutamento in un’industria di trasformazione possa avere positivi risvolti economici vista la commercializzazione di prodotti a maggiore valore aggiunto, non si può dire lo stesso delle ricadute che, tale manovra, avrebbe sull’occupazione. La Camera Nazionale dell'Industria siderurgica - si legge – avrebbe dichiarato che, senza una soluzione al problema, si correrebbe il rischio di vedere 7000 licenziamenti. AHMSA, dal canto suo, avrebbe a sua volta dichiarato che, gradualmente, potrebbe tagliare 4500 posti di lavoro.
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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