
Ilva
Bondi alla Camera: «Nel 2014 previsti 600-700 milioni di investimenti Aia» ma serve un aumento di capitale
30 dicembre 2013
Nel 2014 «prevediamo 600-700 milioni di investimenti nell'Aia». Questo l’obiettivo del commissario Ilva, Enrico Bondi, per il prossimo anno, precisato nel corso dell'audizione alla commissione ambiente della Camera del 27 dicembre scorso. Obiettivo, però, che al momento resta teorico per ammissione dello stesso Bondi, che ha specificato come gli interventi saranno possibili «se ci saranno finanziamenti perché le nostre risorse non bastano». Finanziamenti che secondo il commissario potrebbero arrivare da un aumento di capitale dell’azienda «Visto il dissequestro, ci sarebbe l'instaurarsi di un rapporto normale. Sono un amministratore delegato, seppure sui generis - ha spiegato Bondi - e ho bisogno di fare delle cose e chiedo risorse». Alla luce del dissequestro «ha reso l'azienda più forte…credo che un test con la proprietà andrebbe fatto, perché se ci fosse una risposta positiva alla richiesta di ricapitalizzare, cosa che non so, migliorerebbe anche l'atteggiamento delle banche nei nostri confronti».
Bondi ha inoltre ribadito che il piano industriale, una volta presentato e approvato, andrà «finanziato con il credito bancario».
Il commissari ha inoltre precisato che l’Ilva nel 2013 ha prodotto «sei milioni e 230 mila tonnellate, contro gli otto milioni e 248 mila del 2012, con una differenza nei ricavi di 41 euro a tonnellata. C'è stata una diminuzione del costo delle materie prime di 25 euro per tonnellata, che non compensa, e in più un incremento del costo per energia, manutenzione, prestazioni esterne, per 24 euro a tonnellata. Nel mercato italiano i nostri concorrenti hanno esportato il 25% in più. Noi siamo in equilibrio finanziario, ma il conto economico è particolarmente pesante. Ma non è assolutamente aumentata l'esposizione con le banche e quella con i fornitori, che resta a 35 giorni di scaduto, fisiologico. A gennaio non so se saremo ancora in grado di mantenere questa situazione. Altrimenti faticheremo a fare tutto quello che dobbiamo fare».
Clicca qui per ascoltare l'audizione integrale sulla webtv della Camera dei deputati
Davide Lorenzini
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