5 agosto 2016
Ho appena terminato di leggere un saggio che mi ha impressionato per lucidità di analisi e di visione. Si intitola: «Il nostro futuro». Sottotitolo: «Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni».
E’ il primo libro di Alec Ross, classe 1971, l’esperto di tecnologia che è stato consigliere del Dipartimento di Stato americano per l’Innovazione; insegna in alcune Università americane e ha più di 360.000 follower su Twitter.
Sembra che Alec Ross abbia avuto la possibilità di trasferirsi nel futuro per poi tornare e raccontarcelo, descrivendoci come le nuove tecnologie (dai robot ai big data, dall’intelligenza artificiale all’internet delle cose, dal cloud computing alle applicazioni collaborative) modificheranno i comportamenti di individui, famiglie, imprese, società e sistemi politici.
In sintesi: ciò che è successo finora non è nulla rispetto a quanto deve ancora avvenire!
«Il nostro futuro» mi ha aperto mondi sconosciuti e mi ha fatto molto riflettere, come mi hanno fatto simpaticamente riflettere alcuni episodi avvenuti nei giorni scorsi.
Mentre raccontavo con entusiasmo e trasporto ad amici e conoscenti (alcuni di loro, guarda caso, hanno a che fare con l’acciaio) di questa lettura illuminante, mi sono sentito rispondere più volte: «Ma tu, Manuel, hai ancora tempo per leggere?». Si, ho risposto, DEVO trovare il tempo per leggere, per studiare, per capire un mondo che sta accelerando la velocità di cambiamento perché “ciò che è accaduto finora non è nulla rispetto a quanto deve ancora avvenire!” (anche nel mondo dell’acciaio).
Solo pochi anni fa scrivevamo di un mondo che si stava globalizzando con molte barriere alla circolazione di persone e di beni che andavano via via scomparendo. Oggi dobbiamo parlare di de-globalizzazione, di sfiducia, di paura (anzi: di paure). Assistiamo sgomenti ed impotenti a feroci ed incomprensibili attacchi terroristici, al crescere di populismi e allo scontro tra culture; alla Brexit. Ma non possiamo arrenderci: dobbiamo in qualche modo reagire e la prima cosa da fare è proprio quella di cercare di capire e conoscere meglio le forze e le dinamiche che determinano il nostro presente e quelle che plasmeranno il nostro futuro.
Ecco perché il mio augurio è che per queste meritate vacanze TROVIATE IL TEMPO PER LEGGERE (abitudine che sarebbe utile custodire anche per il resto dell’anno e della vita) e riflettere!
Sarà un utile esercizio in vista degli «Stati Generali dell’ACCIAIO» che a settembre, dopo il convegno di lancio del 24 giugno, riprenderanno il cammino con la convocazione dei tavoli “Innovazione” e “Nuova Geografia dell’acciaio” “
Buone vacanze e buone letture!
CLAUDIO GIORGIO FUSARDI
Grazie Manuel i tuoi Editoriali mi fanno sempre riflettere...Questo particolarmente visto anche il momento appunto.Buone Vacanze a Te e Famiglia