15 marzo 2021
Riparte la nostra rubrica “Acciaio in borsa”, che nell’edizione odierna ci mostra un confronto tra l’ultima rilevazione dello scorso anno (al 18 dicembre) ed i risultati di chiusura dei 56 titoli del paniere di venerdì 12 marzo, nonché gli avvenimenti più significativi di questo periodo.
Negli ultimi tre mesi, nonostante gli alti e i bassi dovuti alla pandemia, la ripresa finanziaria inizia a prendere forma. È questo ciò che emerge dall’analisi dei principali indici azionari mondiali. Entrando nel merito della siderurgia, l’indice Iron&Steel e lo Steel Stock Index di siderweb (trainato in particolare dalle performances positive delle aziende europee e statunitensi) crescono rispettivamente del 32,17% e del 23,76% rispetto al 18 dicembre, viaggiando a ritmi di crescita decisamente più sostenuti rispetto agli altri indici azionari analizzati (di cui il migliore è il FTSE MIB con il +9,72%).
TOP & FLOP
Tra i titoli che fanno parte dello Steel Stock Index, ben il 93% ha fatto registrare una crescita nel valore delle proprie azioni in questi tre mesi, di contro sono solamente tre quelli che mostrano un decremento, infine vi è un’azienda in una situazione di pareggio.
Due imprese statunitensi ed una cinese si classificano nella “top 3” dei rendimenti di questi ultimi tre mesi. La Universal Stainless & Alloy Products ha mostrato in questo trimestre una crescita graduale con un picco intorno a fine febbraio, per poi stabilizzarsi sui livelli odierni: il valore del titolo ha infatti subito gli effetti del recente aumento dei prezzi base dei prodotti siderurgici annunciato il 23 febbraio dal CEO Chris Zimmer. Nonostante il 2020 sia stato un anno molto difficile in cui i ricavi sono diminuiti del 27%, l’azienda sembra essere ripartita bene in questi primi mesi del nuovo anno, complice anche la situazione di ripresa economica (seppur lenta) che stanno vivendo gli USA. Dagli Stati Uniti proviene anche la prima classificata: Carpenter Technologies, la cui crescita è stata parimenti graduale, subendo un grosso balzo in avanti proprio nelle ultime settimane. Così come per la Universal Stainless & Alloy Products, anche il titolo della Carpenter Technologies è soggetto ad una volatilità piuttosto elevata. Tra le due aziende statunitensi, in termini di crescita percentuale, si posiziona il gruppo cinese di proprietà statale Hunan Valin, con un +39,05% rispetto all’ultima rilevazione del 2020. Seppur il titolo abbia sempre viaggiato su valori intorno ai 5/6 yuan per azione durante i mesi di gennaio e febbraio, ha subito un’impennata proprio nelle ultime due settimane. La tendenza rimane rialzista anche per il prossimo futuro, grazie all’elevata propensione all’acquisto da parte degli investitori.
Le tre imprese con le peggiori performances, unici titoli in negativo di questo periodo, sono un’australiana e sorprendentemente anche due cinesi. In tutti e tre i casi, comunque, si tratta di aggiustamenti di entità relativamente contenuta. Fortescue Metals Group fa registrare un decremento del 7,76% sul quale pesa sicuramente il blocco dell’import di minerale ferroso della Cina dall’Australia imposto a dicembre dopo che lo stato australiano aveva dichiarato di voler proseguire con un’inchiesta sulle colpe della Cina per lo scoppio della pandemia. Non preoccupano, invece, i cali del 5,26% di Hesteel e dello 0,35% di Rizhao Steel.
NEWS RECAP
Le principali notizie da segnalare in questi tre mesi, oltre al progetto di fusione Thyssenkrupp-Liberty Steel, poi saltato nello scorso mese, provengono entrambe dal Brasile. La prima è la sentenza di febbraio con la quale si è concordato il risarcimento che l’azienda brasiliana Vale dovrà pagare allo stato del Minas Gerais, di ben sette miliardi di dollari, per il crollo della diga nel gennaio 2019 che ha causato la morte di quasi 300 persone, oltre che ingenti danni ambientali. La seconda riguarda invece Companhia Siderurgica Nacional: la controllata CSN Mineracao è stata quotata con una IPO con la quale ha raccolto a febbraio quasi 900 milioni di dollari. L’azienda, con una capacità di estrazione di minerale ferroso di 33 milioni di tonnellate l’anno, mira ad incrementare questa cifra fino a raggiungere i 108 milioni di tonnellate nel 2033. Infine, stando sempre nel continente americano ma spostandoci più a nord, la statunitense Worthington Industries ha annunciato a fine gennaio l’acquisizione per 115 milioni di dollari della compagnia General Tools&Instruments, la quale ha realizzato nel 2020 un fatturato netto di 68,2 milioni di dollari.
MADE IN ITALY
Danieli e Tenaris compiono un grande balzo in avanti guadagnando rispettivamente il 31,02% e il 32,16%: ad inizio 2021 sono stati firmati da entrambe accordi-quadro (con Leonardo e Saipem la prima, con Snam ed Edison la seconda) per riconvertire l’industria di produzione dell’acciaio e ridurre le emissioni di combustibili fossili.
4 ottobre 2024
Nuova edizione del siderweb TG. #siderwebtg Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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