9 dicembre 2019
Prima settimana di dicembre conclusasi sulla parità per lo Steel Stock Index di siderweb. Sono 41 su un totale di 58 le società a chiudere in positivo, spiccano le ottime performance delle statunitensi e, in generale, delle europee. Male i titoli asiatici, in primis indiani e coreani seguiti da russi e arabi.
Top e flop
La statunitense AK Steel Holding con +17% si aggiudica il titolo di miglior performance settimanale. A far balzare il titolo, l’accordo con Cleveland-Cliffs che ha annunciato l’impegno ad acquisire AK Steel in un affare dal valore di 1,1 miliardi di dollari. L’acquisizione avverrà mediante acquisto di azioni AK Steel in circolazione e, in particolare, gli azionisti di AK riceveranno 0,40 azioni ordinarie CLF per ciascuna azione AK; il rapporto di cambio fisso implica un corrispettivo di 3,36 dollari/azione. L’accordo rappresenta un premio di circa il 16% rispetto a quelle che erano le quotazioni di AK steel datate 29/11/2019 e, al termine dell’operazione, gli azionisti di Cleveland-Cliffs possederanno circa il 68% della nuova società combinata mentre e agli azionisti di AK andrà il restante 32%. L’operazione, giudicata troppo costosa per Cleveland-Cliffs da parte degli analisti di Bank of Montreal (BMO), rappresenta invece un’ottima opportunità per AK Steel tanto che gli analisti di JP Morgan hanno innalzato il rating sul titolo a Neutral. Secondo miglior rendimento per la giapponese Kobe Steel con +8,8% che annuncia una serie di manovre volte a riorganizzare gli assetti del gruppo, tra le quali il trasferimento delle azioni di Kobelco Steel tube a Maruichi Steel tube. Infine, medaglia di bronzo per la turca Ozbal Celik Boru Sanayi con +8,4% che continua il trend positivo intrapreso la scorsa settimana.
Cambiato lato della medaglia, il peggior rendimento settimanale è per Tata Steel con -5,7%. Il gruppo indiano ha annunciato il possibile taglio fino a 3.000 posti di lavoro in Europa a causa della grave situazione del mercato dell’acciaio. Il piano di Tata Steel sarebbe di concentrare la produzione su linee di acciaio con maggior valore aggiunto ma senza la chiusura di impianti. Al momento, sembrerebbe certo il taglio di mille posti di lavoro nello stabilimento gallese di Port Talbot dove l’azienda impiega più di 8.000 addetti. Perde terreno dopo il balzo della scorsa settimana, Danieli che con -4,9% si colloca al secondo posto tra i peggiori rendimenti settimanali. Il gruppo italiano risente della perdita nel tribunale arbitrario di Singapore su due controversie contrattuali nei confronti di Southern Steel che comporterebbero un’uscita di cassa di 59 milioni per la società friulana. A pochissima distanza da Danieli, chiude la lista delle tre peggiori performance la coreana DaeChang Steel sempre con -4,9%.
Sotto la lente
Riprende terreno United States Steel che con +6,2% si rialza dallo scivolone della scorsa settimana. A favorire la ripresa la rapida riparazione e ripresa delle attività produttive nei due altiforni di Gary Works, spenti la scorsa settimana a causa delle inondazioni avvenute per un tubo rotto. La produzione era stata bruscamente interrotta ma, come afferma la società, nessun altoforno è stato danneggiato e i clienti non sono stati colpiti dall’incidente. L'arresto temporaneo nel corso della scorsa settimana probabilmente avrà un impatto minimo sui prezzi dei fogli, afferma S&P Global Platts.
Made in Italy
Sempre alternato l’andamento delle siderurgiche italiane. Danieli, come già detto, perde quota mentre Tenaris avanza del 2,5%.
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L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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