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Il 2022, per l’industria manifatturiera, è stato un anno complicato. Domanda in frenata, caro-energia e volatilità delle materie prime hanno contribuito a disegnare dodici mesi di saliscendi, con una domanda finale che solo in alcuni casi ha saputo rispondere alle difficoltà della congiuntura. Come hanno reagito le imprese italiane attive nell’industria, in particolare nella meccanica, nei macchinari, nelle costruzioni, nell’automotive e negli altri mezzi di trasporto e nell’oil & gas a queste condizioni? Come si è riflesso l’andamento del mercato sui conti delle aziende?
Le risposte a queste domande saranno al centro del dibattito che si terrà durante il convegno «Caro-acciaio: l’impatto sui bilanci dell’industria», organizzato il 22 novembre alle 14:30 a Milano (sala convegni di Anima Confindustria meccanica varia) da siderweb. L’evento sarà l’occasione di presentare lo studio «Bilanci d’Acciaio: automotive e altri mezzi di trasporto, costruzioni, macchinari, meccanica, oil & gas», che ha analizzato le performance economico-finanziarie dei principali comparti italiani che acquistano, trasformano e utilizzano acciaio per realizzare prodotti finiti. Il lavoro, ideato da siderweb e realizzato in collaborazione con i professori Claudio Teodori e Cristian Carini (Università degli Studi di Brescia), ha preso in esame oltre 3.600 bilanci, raggruppandoli in cinque macro categorie e monitorandone l’andamento nel triennio 2020-2022.
Il programma della giornata prevede una prima parte dedicata alla presentazione dei dati dello studio e delle prospettive del settore dell’acciaio negli ultimi mesi del 2023 e nei primi mesi del 2024, grazie agli interventi di Stefano Ferrari (siderweb), Cristian Carini (Università degli Studi di Brescia) e Claudio Teodori (Università degli Studi di Brescia), a cui seguirà una tavola rotonda in cui le realtà capaci di aggregare le principali imprese dei vari settori analizzati si confronteranno sui temi dell’attualità e sulle prospettive future per l’industria, grazie ai contributi di: Francesco Brunelli (Regesta), Massimo Deldossi (ANCE), Paolo Gambarini (BPER BANCA), Gianmarco Giorda (ANFIA) e Marco Nocivelli (ANIMA).