I prezzi del rottame importato in Turchia negli ultimi giorni hanno continuato a diminuire nonostante il significativo aumento osservato nei prezzi dei noli.

Una acciaieria turca ha concluso due ordini di rottame di origine statunitense e una svedese. Negli ordini dagli Stati Uniti, la qualità HMS 1&2 80:20 è stata pagata 463-464 dollari la tonnellata, mentre i gradi triturati e bonus a 478-479 dollari la tonnellata CFR Turchia. Per il HMS 1&2 80:20 di origine svedese è stato pagato invece 464 dollari la tonnellata per, al di sotto delle richieste del fornitore.

Questi ordini indicano un'ulteriore diminuzione dei prezzi del rottame importato rispetto alla scorsa settimana e alcuni operatori di mercato pensano che i prezzi siano ora più vicini al fondo di questo mini ciclo negativo. Altri, invece, pensano che ci sia ancora spazio per un'ulteriore diminuzione.

Un fornitore di rottami ha spiegato: «Non mi aspetto un serio recupero. Tuttavia, penso che i prezzi abbiano toccato il fondo e le nuove offerte si stabilizzeranno sui livelli di 465-470 dollari la tonnellata CFR per l'HMS 1&2 80:20 premium».

Una fonte da una acciaieria, però, dice: «Ho numerose offerte sul mio tavolo. Anche se tutte le acciaierie riprendessero gli acquisti di rottame, l'offerta sarebbe più che sufficiente. Credo che i prezzi abbiano ancora spazio per una diminuzione».

Aumentano le importazioni turche

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'istituto statistico turco (TUIK) le importazioni turche di rottame hanno continuato a crescere in giugno. Sono aumentate del 32,9% su base annua, a 2,04 milioni di tonnellate. Sono aumentate anche rispetto alle importazioni di maggio.

Gli Stati Uniti in giugno sono stati il principale fornitore con 276.819 tonnellate, in calo del 3% su base annua. Seguono i Paesi Bassi con 219.149 tonnellate, in crescita del 16% su base annua. Il Canada ha aumentato significativamente le sue forniture, a 184.640 tonnellate in giugno, rispetto allo zero dello scorso anno.

Le importazioni di rottame turco nei primi sei mesi dell'anno sono quindi aumentate del 32,6% su base annua a 12,87 tonnellate.