9 dicembre 2020
Da settimane è sulla bocca di tutti. Sia per l’accordo che sancirà, entro pochi giorni, l’entrata dello Stato nel capitale sociale dell’ex Ilva di Taranto, sia per il ruolo mediatico assunto durante la pandemia dal suo amministratore delegato, Domenico Arcuri. Ma cos’è Invitalia? Qual è la sua storia? Di quali attività si occupa e quali sono i numeri del bilancio 2019? Per rispondere a queste domande siderweb ha realizzato una scheda per delineare il profilo del gruppo destinato a diventare uno dei protagonisti dell’acciaio «Made in Italy».
Storia
La nascita di Invitalia è da far risalire al gennaio 1999, quando il governo D’Alema con il decreto legislativo numero 1 (Riordino degli enti e delle società di promozione e istituzione della società Sviluppo Italia) diede il via ad una maxi fusione tra SPI, Itainvest (ex Gepi), IG (S.p.a. per l'imprenditorialità giovanile), Insud (promozione e sviluppo di imprese turistiche e termali), Ribs (strumento operativo del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali sul risanamento agro-industriale zuccheri), ENI-Sud, Finagra (promozione nel settore agro alimentare) in un'unica azienda per rilanciare lo sviluppo industriale del Mezzogiorno d'Italia. Dall’operazione nacque, appunto, Sviluppo Italia Spa. La società, che negli anni successivi venne anche investita della responsabilità di attirare investimenti esteri nel nostro Paese, operò fino al 2007 quando venne varato un piano di riordino, dismissioni e rilancio del gruppo, che nel 2008 prese il nome di Invitalia.
La società è partecipata al 100% dal Ministero dell'Economia e, tra i propri compiti, assomma i seguenti:
Management
Dal 2019 il presidente della società è Andrea Viero (in precedenza amministratore delegato del Gruppo Enìa, membro del Cda di Edison, commissario di governo delle Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici), mentre l’amministratore delegato, dal 2007, è Domenico Arcuri (nell'immagine di testa). Arcuri ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 nell’IRI, passando nel 1992 in Pars (joint-venture tra Arthur Andersen e GEC nel settore della consulenza ad alto contenuto tecnologico, di cui divenne a.d.), nel 2001 in Arthur Andersen e nel 2002 in Deloitte Consulting, di cui è diventato amministratore delegato nel 2004. Dal 2007, come detto, è amministratore delegato di Invitalia. I consiglieri della società sono Paola Ciannavei, Stefania Covello e Sergio Maccagnani.
Aziende controllate
Secondo quanto riportato dal sito di Invitalia, al momento il gruppo controlla cinque aziende:
Ruolo di Invitalia nella pandemia
Con la pandemia da Covid-19, il ruolo dell’a.d. di Invitalia si è espanso in maniera molto evidente, in quanto è stato nominato dal Governo a Commissario Straordinario per l'emergenza Coronavirus. Il suo compito è quello di attuare e coordinare le misure di contenimento e contrasto dell’epidemia. In particolare: gestisce ogni intervento utile a fronteggiare l’emergenza sanitaria, provvede inoltre al potenziamento delle strutture ospedaliere, può provvedere alla costruzione di nuovi stabilimenti e alla riconversione di quelli esistenti per la produzione di beni, organizza le attività propedeutiche alla concessione degli aiuti per far fronte all’emergenza sanitaria da parte delle autorità competenti nazionali ed europee, collabora con le regioni e le supporta nell’esercizio delle relative competenze in materia di salute. L’incarico del Commissario è a titolo gratuito e si conclude al termine dell’emergenza.
Bilancio 2019
Il 2019 per Invitalia si è chiuso con un utile di 14,215 milioni di euro, un risultato quasi raddoppiato rispetto all’esercizio precedente (7,879 milioni di euro). Le maggiori fonti di incassi per la società sono gli interessi (23,3 milioni di euro), le commissioni nette (169,5 milioni di euro) e le intermediazioni. Il risultato netto della gestione finanziaria è stato positivo per 211,8 milioni di euro, mentre i costi operativi si sono attestati a 188,2 milioni di euro, per un utile dell’operatività corrente di 28,8 milioni euro, al quale vanno detratti 9,0 milioni per le imposte e 5,6 milioni di euro per perdite delle attività operative cessate.
Sul versante dello stato patrimoniale, si segnala un attivo di 4,486 miliardi di euro ed un patrimonio netto di 836,4 milioni di euro.
Stefano Ferrari
8 novembre 2024
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