10 dicembre 2024 Translated by Deepl
«Il 2025 potrebbe essere un anno di semina, caratterizzato da più fiducia e stabilità, per un ritorno a una lieve crescita. La raccolta, se saranno mantenuti gli elementi positivi, avverrà negli anni successivi». Così Stefano Ferrari, responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, ha parafrasato le previsioni economiche per l’anno prossimo.
Se ne è parlato nell’ultimo appuntamento dell’anno con MERCATO & DINTORNI, il webinar di siderweb dedicato alla congiuntura siderurgica.
«In estrema sintesi – ha detto Ferrari -, il 2024 è stato un anno segnato dall’incertezza a livello politico, geopolitico ed economico. Questa incertezza si è riflessa sugli investimenti, frenandoli e facendo calare i volumi produttivi e i margini. Tra i risultati, per l’acciaio, c’è la scarsa visibilità sul prossimo anno, mancando i riferimenti sugli investimenti di lungo periodo, che richiamano più acciaio».
In questo contesto, ora emerge qualche segnale di leggero miglioramento. «Le previsioni per il 2025 danno il Pil in crescita dell’1,5% in Ue e dello 0,8 in Italia; l’inflazione in leggero calo e la disoccupazione in discesa. E il calo del costo del denaro – ha sottolineato Ferrari - è quello che serve per incentivare gli investimenti».
Quanto al consumo di acciaio, quello mondiale «secondo World Steel Association crescerà nel 2025 dell’1,2%, nonostante una Cina ancora in territorio negativo (-1%). Per l’Ue è previsto un consumo reale in crescita dello 0,6% e un consumo apparente in aumento del 3,8%, perché Eurofer si aspetta una fase ristoccaggio, dopo almeno 3 anni di destoccaggio. Se ciò dovesse verificarsi – ha affermato Ferrari - si avrà un effetto positivo sia sui volumi che probabilmente anche sui prezzi».
Redazione siderweb
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