26 settembre 2024 Translated by Deepl
VICENZA – Innovazione tecnologica e sostenibilità. Sono due elementi che, negli ultimi anni, si sono avvicinati sempre di più fino a sovrapporsi, come nei casi delle nuove soluzioni per massimizzare l'efficienza produttiva. È questo il filo rosso che ha legato gli interventi di Carlo Mapelli e Marco Imperadori, professori ordinari del Politecnico di Milano, nel corso del primo siderweb FORUM, oggi al ViCC - Vicenza Convention Centre. Moderati da Elisa Bonomelli, i due professori hanno evidenziato come per i prodotti siderurgici gli spazi di mercato resteranno importanti anche in futuro, in particolare per le loro infinite possibilità di riciclo, che possono e dovranno essere ulteriormente migliorate.
Carlo Mapelli ha rimarcato che «a parte alcune categorie di nicchia, gli acciai del futuro sono già qui. Le centinaia di categorie normate dall'Ue sono sufficienti per coprire la quasi totalità degli utilizzi in cui oggi l'acciaio è impiegato. Uno dei punti cruciali è cercare di produrre questi acciai il meglio possibile. Oggi, infatti, i consumatori sono molto attenti alla metodologia produttiva e anche alla quantità di materiale riciclato presente nei beni che acquistano. Per questo motivo, i player a monte della filiera dovranno concentrarsi sulle nuove opportunità offerte della tecnologia».
«Ad esempio – continua Mapelli –, la banda stagnata oggi viene prodotta solo con lamiera da minerale ricoperta da stagno, non vi è un sistema efficace per provare a produrla da acciai riciclati. Lo stagno, infatti, è un elemento inquinante che difficile da separare, come lo sono il nickel e il cromo, la sfida è riuscire a sviluppare procedure per separarli nel bagno fusorio, oppure diluirli grazie all'apporto di materiale da minerale (ad esempio il DRI o il rottame pregiato, ndr) per salvaguardare le proprietà intrinseche nel metallo».
Dopo una panoramica sui settori di auto, meccanica ed energia, le domande al professor Imperadori si sono concentrate sulla sua competenza in materia di costruzioni in acciaio con spunti interessanti.
«Anche per quanto riguarda le nuove strutte abitative, uno dei punti chiave risiede nell'LCA (Life Cycle Assessment, ndr), e soprattutto nell'ottica di ottimizzazione delle strutture presenti al momento, si stima che al 2050 gran parte del patrimonio edilizio attuale sarà ancora presente. L'idea e, allo stesso tempo, la grande opportunità di mercato è ottimizzare con strutture simili a gusci esterni in grado di migliorare le performance sia su fronte sismico che energetico. In questo, l'acciaio, sia in termini strutturali che di pannelli sandwich, ha ottime potenzialità. La tendenza è quella di realizzare costruzioni a strati con strutture di carpenteria a secco, che migliorano la riciclabilità dei materiali impiegati, anche se l'impiego in bagno cementizio non scomparirà».
Nell'ultimo decennio l'utilizzo di acciaio nel comparto costruttivo italiano è passato dal 18% al 35%, numeri che confermano le prospettive di crescita indicate da Imperadori: «Una particolare attenzione deve essere anche mantenuta sull'estetica, le persone vogliono ancora entrare in costruzioni che siano case, non astronavi».
Davide Lorenzini
4 novembre 2024
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana. Oggi il riassunto di ottobre ...
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