28 maggio 2024
Le prospettive per i settori utilizzatori di acciai speciali sono positive per il 2025, guardando agli ultimi dati di Eurofer (+2,1%). Per il 2024, a fronte di una produzione dei settori utilizzatori in calo rispetto al 2023, l’associazione europea dei produttori si aspetta comunque un incremento del consumo apparente di acciaio. Questo fenomeno è, «nella sostanza, legato a un ristoccaggio, atteso dopo due anni consecutivi di calo delle scorte. Il ritmo di questo destoccaggio, però, sta progressivamente rallentando. L’impressione, in base alle nostre fonti di mercato, è che quindi le previsioni potrebbero essere ulteriormente riviste al ribasso. Nessun operatore ci dà segni che sia in corso un sensibile riaccumulo delle scorte». Secondo quanto illustrato dal responsabile dell’Ufficio Studi siderweb, Stefano Ferrari, insomma, «essendo il consumo finale quantomeno stagnante e i prezzi senza una prospettiva netta di rialzo, la tendenza generale è votata alla cautela anche sulle scorte. Se non ci sarà uno strappo al rialzo dei prezzi, è difficile che assisteremo a un ristoccaggio come quello previsto».
Restano dunque incerte le prospettive per il mercato europeo e nazionale degli acciai speciali, così come illustrate nel webinar di siderweb che questa mattina ha fatto il punto della situazione.
L’altra tendenza che è stata delineata è quella dello scollegamento tra l’andamento del mercato e quello del prezzo del rottame negli ultimi 4-5 mesi. Le quotazioni dei tondi laminati C45 e del rottame di categoria 52-E6 «sembrano essere diventate elementi indipendenti, mentre in passato erano molto più connesse» ha sottolineato Ferrari.
Proprio a proposito di prezzi (rilevati da siderweb sul mercato nazionale), dopo il picco toccato nella primavera 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina, da circa 4 mesi «si registra una certa stabilità, con le quotazioni che sembrano aver toccato il prezzo di atterraggio».
Passando alla produzione nazionale di acciai speciali, secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi siderweb di dati di Federacciai, l’output di lunghi speciali «è sempre stata migliore, dal 2013 al 2022, rispetto sia alla media della produzione di acciaio che a quella di piani. È uno dei pochi segmenti della siderurgia italiana – ha sottolineato Ferrari - che nel 2022 ha avuto risultati nettamente migliori rispetto al 2010. Nel 2023 la forbice, poi, si è chiusa, ma questa resta una nicchia d’eccellenza della siderurgia italiana».
Redazione siderweb
21 maggio 2025
L'intervista ad Alexander Julius, presidente di Eurometal, a Made in Steel.
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