23 aprile 2024 Translated by Deepl
C'è spazio per una ripresa, anche se su livelli contenuti. Questa l’aspettativa sul mercato del direttore commerciale di Cogne Acciai Speciali Andy Vuillermin, ospite del webinar di siderweb dedicato agli acciai inossidabili dal titolo “Inox: dove va il mercato?”.
«Credo che, anche secondo quanto raccolto negli scambi di opinioni nella fiera wire della scorsa settimana, ci siano i presupposti per un possibile aumento del prezzo, anche se non elevatissimo – ha detto il manager –. Io stesso, rispondendo al sondaggio nel webinar, ho indicato la possibile forbice di crescita compresa tra i 25 e i 75 euro la tonnellata, ma potremmo anche avere numeri migliori. Questo perché, comunque, il 2024 è per ora soddisfacente e in linea con le nostre previsioni. Dopo un 2023 non particolarmente brillante, avevamo già fatto un budget in crescita del 15% su tutta la nostra gamma di prodotti, immaginando una ripresa di mercato rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Per ora la domanda è altalenante e non costante, tuttavia siamo vicini al termine della lunga fase di destoccaggio che ha caratterizzato il 2023. Inoltre, stanno arrivando sul mercato progetti interessanti che potrebbero ravvivare le richieste».
Vuillermin ha ipotizzato inoltre che i macro trend in corso in Asia e Usa potrebbero contribuire alla crescita dei prezzi internazionali. Una visione data dalla presenza dell’azienda valdostana su entrambe le grandi piazze estere, con un 10% di produzione, mentre l’80% resta in Italia.
«Devo dire che la stabilità del nostro mercato è stata data anche dal nostro spostamento su prodotti specialties che ci consente di avere richieste più costanti. E ci consente anche di soffrire meno nel caso, come in questa apertura d’anno, i prezzi delle commodity scendano più del rottame 304, che invece in controtendenza è aumentato attorno ai 100 euro la tonnellata. È un fenomeno nuovo su cui c’è stato ampio confronto».
Scarso invece il potenziale di influenza sul mercato degli scioperi che interessano diversi operatori continentali, in Spagna e Finlandia; un fenomeno già noto sul mercato e che, per i volumi contenuti, non dovrebbe creare distorsioni secondo Vuillermin.
Guardando alla strategia di Cogne, Vuillermin ha indicato che l’azienda sta puntando in maniera decisa sull’aerospaziale (+10% in due anni), un comparto che ha ampie prospettive di crescita e dove la competizione principale si gioca tra aziende europee e americane.
In chiusura, il manager si è concentrato sulle ultime acquisizioni del gruppo: «Abbiamo fatto 4 acquisizioni negli ultimi 16 mesi. Operazioni molto diverse tra loro, che puntano a creare diversi livelli di sinergie all’interno del gruppo. La strategia principale che ci muove è la verticalizzazione, come nelle ultime due operazioni, l’acquisizione della Com.Steel sul fronte del rottame e della Mannesmann Stainless Tubes per diversificare la gamma di prodotti e quindi il rischio. Mannesmann che conosciamo bene, perché era già nostro cliente per forniture di barre e billette da foratura. Avevamo spazio produttivo sull’acciaieria e verticalizzando il prodotto andremo a saturare la nostra capacità di produzione con gli evidenti benefici che questo comporta in termini di economia di scala».
Davide Lorenzini
8 novembre 2024
Nuova edizione del siderweb TG. #siderwebtg Credits: archivio siderweb; World Steel Association media library.
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