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Acciaio: anche per il 2023 lo stop medio è di tre settimane

Si mantiene sopra i 20 giorni la lunghezza dei fermi produttivi delle aziende siderurgiche italiane

Translated by Deepl

Se si volesse fare i pignoli, rispetto alla media del 2022 la durata della fermata estiva delle acciaierie italiane in questa estate 2023 risulta in calo di qualche ora, poco più di tre ore e mezzo per la precisione.

Ma mancano ancora alcune aziende all’appello e le motivazioni alla base dello stop produttivo programmato sembrano essere molto diverse rispetto a quelle dell'estate 2022

Lo scorso anno, ad allungare le fermate fu l’improvvisa impennata dei prezzi dei costi energetici, dovuta alla corsa europea agli approvvigionamenti di gas. Aumenti che avevano portato a livelli di costo insostenibili il mantenimento in attività degli impianti.

Il 2023 è per certi versi peggiore. I 20,2 giorni di stop medio sono, infatti, dettati da una carenza di domanda, che ha portato diverse aziende ad anticipare, se non ad allungare al massimo, i periodi di manutenzione, per cercare di ottimizzare il periodo di ribasso produttivo e avere così gli impianti al massimo dell’efficienza nel caso di un ritorno della domanda.

L’impianto che fermerà per il periodo più breve è il treno rotaie di Piombino, che però è appena ripartito dopo un lungo stop e pertanto cerca di ottimizzare l’attività. La fermata più lunga sarà invece quella della Feralpi a Lonato del Garda (Bs), dove però sono previsti diversi interventi di upgrading e revamping tecnologico che lasceranno fermi gli impianti produttivi per sette settimane, se parliamo di colaggio; ovviamente, la laminazione ripartirà prima, anche se le date non sono ancora state specificate. 

AGGIORNAMENTO DEL 09/08/2023

Aggiunte in tabella le fermate previste per ACCIAIERIE D'ITALIA

(se la tabella non si aggiorna premere Ctrl + F5)

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