9 maggio 2023
RHO (Mi) - Diventare carbon neutral entro il 2030. È l’obiettivo di Liberty Magona, leader nei prodotti laminati piani d’acciaio zincato e pre verniciato, parte del gruppo Liberty Steel anticipa Lino Iallorenzi, managing director Liberty Magona.
Uno dei temi di questa edizione di Made in Steel è la sostenibilità. Come si muove su questo fronte la vostra azienda?
Da sempre noi siamo attenti alla sostenibilità e all’ambiente. Il gruppo ha l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro il 2030 e noi lo stiamo perseguendo al nostro interno.
Come è andato il 2022. E quali sono le prospettive per il 2023?
Il 2022 è andato molto bene nella prima parte dell’anno, la seconda, per gli effetti di mercato dovuti all’incertezza del prezzo dell’energia, che ha creato instabilità, non è stata particolarmente brillante. Per quanto riguarda il 2023, si pensava iniziasse con un po’ più di fervore. Queste però erano forse previsioni un po’ più italiane, nel resto dell’Europa erano più tiepide. Il trend è comunque cambiato in positivo dopo il secondo semestre 2022 che era stato complicato, tuttavia non come pensavamo. I prezzi continuano ad essere altalenanti. Ci si aspettava un impulso maggiore da parte del governo italiano e degli altri esecutivi europei per stimolare il mercato.
Avete avuto una ristrutturazione del debito. Come sta procedendo?
È un processo iniziato nel 2022. Lo scorso aprile è stato firmato l’accordo per la ristrutturazione del debito e questo ci aiuta molto. La nostra azienda è presente sul mercato da centotrenta anni, ha una storia alle spalle. Il nostro punto di forza, oltre al supporto del gruppo, sono le persone. Le competenze, la professionalità, l’attaccamento all’azienda fanno la differenza.
Alla luce di questa ristrutturazione avete previsioni di investimenti?
Stiamo affinando il progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Stiamo studiando - noi utilizziamo l’idrogeno grigio - un percorso per l’uso dell’idrogeno verde, con una produzione interna da celle di elettrolisi. Abbiamo quindi bisogno di acqua. Il nostro fabbisogno è soddisfatto dall’acqua di mare.
Dal punto di vista dell’approvigionamento di semilavorati come siete messi?
L’anno scorso abbiamo siglato una partnership con Acciaierie d’Italia che ci permette di coprire una buona parte della nostra fornitura di materiale. Contratto di cui siamo soddisfatti. Utilizziamo anche altri fornitori, sia interni che esterni al gruppo. La nostra azienda è stata sempre particolarmente attenta alla sicurezza. Stiamo lavorando per ottenere la certificazione Iso 30415 per l’inclusività. Noi siamo uno stabilimento attaccato alla città, e quindi è importante mantenere una buona convivenza. Abbiamo anche contatti con alcuni atenei, che ci permettono di cogliere meglio le innovazioni che arrivano sul mercato.
17 marzo 2025
Ogni settimana l'analisi di domanda, offerta e prezzo dell'acciaio sulla piazza commerciale italiana.
Lascia un Commento