27 giugno 2022
DÜSSELDORF - Un mercato sottotono comporta una fiera sottotono. È questa l’impressione che l’edizione 2022 del Tube di Düsseldorf di Luigi Cuzzolin Ad di Pipex.
«Credo che la fiera stia risentendo dell’andamento di mercato. Il mercato è sottotono, per cui anche l’affluenza in fiera lo segue – ha spiegato direttamente dallo stand –. Che se ne dica sicuramente il conflitto in corso ha influenzato e sta influenzando il nostro settore e credo che abbia scoraggiato anche molti visitatori extra europei a partecipare. Le defezioni tra gli espositori invece sono frutto di scelte precedenti all’allestimento della fiera, dovute anche ai numerosi spostamenti di data che si sono avvicendati».
Concentrandosi invece sul mercato, le analisi dell’imprenditore restano lucide e puntuali evidenziando come le opinioni di un operatore debbano restare oggettive e distaccate dal desiderio di continua crescita
«Il mercato è in una fase di riassestamento ma ritengo personalmente che non poteva che essere così – ha spiegato Cuzzolin –. La velocità vista nella pria parte dell'anno era insostenibile e un rifiato era per forza necessario. Credo senza timore di essere smentito che i numeri di tutti confermino questo andamento. Inoltre, se andiamo a guardare il valore medio proiettato anche alla seconda metà dell’anno mi sento di poter dire che sicuramente non è un anno negativo. Il problema è che ci sono operatori che o vanno nel panico oppure sono annebbiati dall’euforia per 12 mesi consecutivi di trend positivo. Da considerare anche l’aspetto finanziario, variazioni come quelle a cui assistiamo mettono sotto stress anche la tenuta finanziaria delle impresse data la mole di capitale richiesta dalle oscillazioni così ampie della forbice di prezzo».
Per l’ad Pipex, inoltre, i possibili razionamenti gas nella seconda parte dell’anno potrebbero persino contribuire a rialzare i prezzi nel caso manchi qualche qualità di materiale.
«Sulla seconda parte dell’anno ritengo che l’ipotesi razionamento gas sia sempre più concreta – aggiunge –, il che fermerà diversi impianti con un impatto sulla disponibilità di materiale o di assortimento di gamma. Questo scenario se non farà aumentare le quotazioni sicuramente non farà sì che scendano. Qualche segnale lo abbiamo già colto in fiera con produttori che hanno ripreso a stoccare anche se la situazione non sia ancora ben delineata».
Il distributore di base ad Arona sta comunque vivendo un momento positivo e continua a guardare al mercato africano come ad una fonte di potenziali opportunità.
«In un mercato che richiede attenzione come Pipex mi sento di dire che la situazione è positiva e anche i carichi di lavoro sono già orientati alla parte finale dell’anno – conclude –. Questo grazie ad un portafoglio clienti e fornitori ben fidelizzato. Per cui, salva un'attenzione ad adeguare le quotazioni alle condizioni di mercato, non vi sono grandi preoccupazioni tranne quella del taglio del gas. Anche se il periodo non offre certezze rispetto al recente passato stiamo comunque proseguendo con il nostro piano di investimenti. Uno degli obiettivi è il Nordafrica anche se resta un mercato complicato anche sul fronte politico sulle garanzie fornite agli imprenditori. Come Pipex amiamo le sfide, pertanto abbiamo deciso di provare a concludere con successo anche questo progetto».
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