28 gennaio 2022 Translated by Deepl
Quello siderurgico non è solo un settore fortemente energivoro, ma è anche portatore di un impatto ambientale significativo, tanto che da anni ormai sono in corso interventi finalizzati alla sua mitigazione che hanno portato a risultati più che incoraggianti. Ma molto si può ancora fare, per esempio nella logistica ed ecco che, per questo, sarà interessante il contributo che verrà dal convegno “Dai carburanti liquidi a quelli gassosi nel trasporto merci: per un mondo migliore”, organizzato da Confindustria Brescia e che si svolgerà – in modalità online giovedì 3 febbraio, alle 16,30 – nella sala conferenze della sede dell’associazione.
«In Lombardia, ma credo che il problema sia più generale – spiega Giovanni Marinoni Martin (nella foto di testa), presidente del settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di Confindustria Brescia e promotore del convegno, del quale curerà l’introduzione –, ci si deve confrontare con enormi problematiche ambientali legate alle emissioni derivanti dai mezzi di trasporto e che sarebbero solo in parte risolti dal massiccio passaggio all’alimentazione elettrica dei veicoli».
Fenomeno che, peraltro, oltre che apparire ancora lontano dal concretizzarsi, soprattutto per il settore del trasporto merci, probabilmente ne pone altri e altrettanto gravi, visto che ricorrere a un’elettricità prodotta da fonti fossili non significa certo ridurre l’impatto globale sull’ambiente». Senza trascurare «i rischi per la filiera della meccanica, aziende e forza lavoro, che verrebbero messi fortemente in discussione dall’abbandono delle produzioni tradizionali a favore dell’importazione di tecnologia da Paesi terzi».
E quindi ecco che il convegno vuole essere l’occasione per «analizzare la tematica della transizione tecnologica nella mobilità dei mezzi pesanti in uso nelle realtà industriali, per la trasformazione verso la neutralità climatica della trazione da fonti sostenibili».
E, da qui, «ad analizzare – spiega ancora Giovanni Marinoni Martin – le possibilità che sono rappresentate dall’eventuale utilizzo, nei motori tradizionali, di carburanti alternativi a quelli liquidi come per esempio, l’idrogeno, il metano o, meglio ancora, il biometano. Che garantisce emissioni di CO2 molto ridotte e che, soprattutto può essere ricavato da quelle biomasse che oggi finiscono nei depuratori, i cui reflui vengono poi versati nei campi. In alternativa, invece, potrebbero essere trattati nei biodigestori ed essere trasformati in biogas utilizzabili come combustibili».
Una soluzione, secondo Marinoni Martin, «che permetterebbe di avviare una collaborazione preziosa tra la filiera siderurgica e quella agricola. Collaborazione che peraltro ci garantirebbe di poter risparmiare una buona parte di quelle decine di miliardi di euro che oggi finiscono nelle tasche dei gestori delle reti di distribuzione. Inoltre, questa cooperazione sarebbe propedeutica alla costituzione di un’altra rete, decisamente virtuosa, in grado di intercettare l’interesse anche dell’Europa, molto impegnata sul fronte della riduzione delle emissioni e dalla quale ci si aspettano interventi sempre più mirati».
Per ragionare su tutto questo, dice ancora Giovanni Marinoni Martin, «era necessario poter contare su un panel di altissimo livello e io ritengo di essere stato fortunato, nella fase di preparazione, ad aver avuto la possibilità di incrociare il mio cammino con persone che, oltre ad essere molto preparate, hanno mostrato autentico interesse per gli argomenti di cui discuteremo il 3 febbraio prossimo».
A partecipare al convegno, infatti, saranno Fabrizio Buffa, Head of Gas Business Development di Iveco; Gianluca Cremonesi, Chairman Air Liquide Italia - General Manager presso Air Liquide Biomethane srl e Presidente Assogastecnici; Daniele Lucà, Senior Vice President SNAM - Global Sustainable Mobility ed Edoardo Turano, Deputy head of the Road Transport Unit of the European Commission’s Directorate - General Climate Action (DG CLIMA). A moderare i lavori sarà Lucio Dall’Angelo, siderweb.
Per le iscrizioni è sufficiente eccedere al sito internet di Confindustria Brescia e seguire il link dedicato.
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