28 dicembre 2021 Translated by Deepl
Il 2021 è stato un anno assolutamente straordinario per il mercato dell’acciaio in tutto il mondo; i movimenti dei prezzi hanno raggiunto livelli estremi, sia durante la salita che (inevitabilmente) durante il periodo di ritracciamento. Se utilizziamo il valore del minerale di ferro come specchio del mercato siderurgico del 2021 possiamo notare in maniera chiara le contraddizioni che hanno contraddistinto questo anno trascorso. La prima parte del 2021 è stata caratterizzata da una rincorsa del prezzo del minerale importato in Cina senza precedenti, con il raggiungimento di un picco storico a oltre 220 dollari la tonnellata CFR per il minerale 62% Fe. La seconda parte dell’anno, poi, ha visto la crescente incertezza del mercato cinese impattare i prezzi del minerale fino a riportarli a livelli al di sotto dei cento dollari la tonnellata CFR, dove nessuno pensava si potesse tornare. Gli stessi analisti hanno dovuto rivedere in modo drastico le loro previsioni per il 2022, a conferma che rimane difficile comprendere i futuri sviluppi del mercato siderurgico cinese. Fitch Solutions nelle ultime settimane ha pubblicato una nuova previsione per il prezzo del minerale in Cina nel 2022 a 90 dollari la tonnellata CFR, abbassando di circa 40 dollari la tonnellata la precedente previsione. Sul fronte dell’offerta di minerale, poi, la crescita della produzione da Brasile e Australia ha iniziato a farsi sentire, anche se la brasiliana Vale impiegherà più tempo del previsto a tornare ai livelli di capacità precedenti al crollo della diga di Brumadinho del gennaio 2019. «Ci aspettiamo che i prezzi rimangano sotto pressione nel 2022 man mano che l’offerta migliora e la crescita della domanda rallenta. Detto questo, ci aspettiamo che la maggior parte del movimento discendente sia ormai alle nostre spalle e i prezzi non dovrebbero crollare nel 2022 al di sotto ai livelli attuali», ha spiegato Fitch. Ad oggi il valore medio dell’indice Kallanish per il minerale 62% FE CFR China è di poco al sopra di 160 dollari la tonnellata. La prospettiva di un mercato del minerale significativamente più debole nel 2022 può quindi essere preoccupante, ma l’andamento dei valori dei prodotti finiti siderurgici nel mercato internazionale ci ha confermato durante l’anno che si è raggiunto un nuovo paradigma e la correlazione tra movimento del minerale e prezzo dei prodotti di acciaio si è molto attenuata.
A conferma di ciò è necessario osservare cosa è successo durante l’ultima fase ribassista del minerale, registrata da metà maggio ad oggi in Cina. Secondo gli indici Kallanish durante questi sei mesi presi in considerazione il minerale ha dimezzato il proprio valore, mentre i prodotti finiti siderurgici cinesi hanno visto la contrazione “limitarsi” ad un livello tra il 15 e il 25%.
La resilienza dei prezzi dell’acciaio finito è ancora più accentuata nei mercati occidentali, come quello europeo e nordamericano. Il 2022 quindi sarà certamente caratterizzato da importanti elementi di incertezza, per lo più provenienti dai mercati asiatici, ma non è ipotizzabile al momento che si vedranno dei ritracciamenti dei valori di prodotti piani e lunghi vicini ai livelli pre-pandemia. La domanda europea dovrebbe rimanere sostenuta e i costi energetici, uniti ai rincari del settore logistico e la necessità di accelerare gli investimenti per la transizione ecologica, continueranno a sostenere in modo deciso i prezzi nel medio termine.
Emanuele Norsa
30 aprile 2025
L'intervista a Simone Pavan, Technical and Marketing manager ifm electronic, che dal 6 all'8 maggio parteciperà a Made in Steel.
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