4 maggio 2021
L'Italia sta riprendendosi un ruolo a livello internazionale: il governo Draghi sta rinsaldando in modo forte i tradizionali riferimenti della nostra politica estera, protagonista di un rinnovato interventismo nelle relazioni internazionali che si era smarrito (si pensi al caso della Libia).
Una diplomazia molto personalizzata, frutto del patrimonio di indiscutibile autorevolezza di Mario Draghi che è già stato messo a profitto. E che potrebbe farlo diventare il punto di riferimento in un’Unione europea che sta perdendo Angela Merkel per le nuove elezioni in Germania e che non trova in Emmanuel Macron una leadership abbastanza forte.
Massimiliano Panarari
è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. È professore di ruolo alla Università Mercatorum di Roma, e insegna inoltre all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani La Stampa, Il Mattino di Padova, Il Piccolo e Giornale di Brescia, collabora con L’Espresso, Il Venerdì di Repubblica e con siderweb.
Nell’immagine: Roma, 22/04/2021 - Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene al Leaders Summit on Climate. Foto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT
Massimiliano Panarari
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