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Acciaio, sostenibilità e costruzioni

Un legame indissolubile secondo Fondazione Promozione Acciaio

La sostenibilità ambientale rappresenta uno dei punti cardine dello sviluppo dell’industria siderurgica degli ultimi periodi. Ma come si rapporta all’ecocompatibilità il comparto delle costruzioni? Abbiamo chiesto un parere a Caterina Epis, presidente di Fondazione Promozione Acciaio.

 

La sostenibilità è sempre più al centro delle strategie della siderurgia europea. Quale è la posizione in questo contesto delle costruzioni in acciaio? In quali direzioni si muove la loro eco sostenibilità?

La sostenibilità, ormai ampiamente diffusa e trattata, riguarda molto da vicino la società in cui operiamo ed ha un impatto diretto sul settore delle costruzioni. Più della metà del nostro patrimonio immobiliare è stato infatti costruito con tecnologie differenti rispetto alle attuali, con relativi criteri di efficienza in alcuni casi molto distanti da quelli ai quali si può ambire quest’oggi. I modelli di sviluppo sino ad ora utilizzati sono ormai superati e si rendono necessari approcci costruttivi e produttivi più evoluti nei quali l’industrializzazione delle costruzioni, la riciclabilità e il riutilizzo del materiale ne sono i principi cardine. L’Italia in particolare con l’introduzione dei CAM “criteri ambientali minimi” nel nuovo Codice Appalti ha preso atto dell’importanza del costruire sostenibile. Ed in questo senso, l’acciaio è favorito: è infatti riciclabile al 100%, per infinite volte senza perdere alcuna delle sue proprietà originarie. Ciò lo rende una vera e propria “risorsa permanente” alla base del concetto ‘produci-consuma-recupera’. Lo stesso processo costruttivo in acciaio assolve al concetto di circolarità sostenibile: le strutture in acciaio si prestano in modo eccellente a montaggio, smontaggio e successivo riutilizzo. L’esposizione Universale del 2015 ne è stato un perfetto esempio: la filiera delle costruzioni in acciaio ha saputo adempiere a tutti i vincoli costruttivi disposti dal Bie.


Presentata ufficialmente nel 2008, Fondazione Promozione Acciaio da otto anni annovera al suo interno la Commissione per le Costruzioni in Acciaio Ecosostenibili. 
Quali sono le sue sfere di azione? Perché è stato necessario dare vita a questo organismo? Quali sono gli obiettivi che persegue e quali le strategie per raggiungerli?

L'industria siderurgica ed il settore delle costruzioni metalliche sono partner essenziali per l'economia di domani. Come tali devono rispettare ed integrarsi con le diverse misure da adottare per il mantenimento delle risorse. Fondazione Promozione Acciaio attraverso la “Commissione Sostenibilità” è in prima linea nel promuovere, formare e divulgare le buone pratiche per una costruzione di qualità che tenga conto di metodi e tecnologie più attente all’ambiente. In questi ultimi anni, la Commissione ha prodotto numerosa documentazione tecnica a riguardo: un numero speciale della rivista Architetture in Acciaio dedicato alla sostenibilità; l’analisi comparativa del ciclo di vita di un tipico edificio monopiano con un confronto tra 4 soluzioni costruttive: in acciaio; in acciaio resistenziale, in c.a. e in legno, uno studio sull’efficienza energetica di edifici in acciaio per uffici e diversi altri strumenti incentrati sul tema del progettare sostenibile in acciaio.
Intensa l’attività formativa tecnica dei progettisti, studenti e operatori del settore e l’attività di sensibilizzazione verso istituzioni e investitori pubblici e privati. La Commissione, attraverso i suoi esperti, è parte attiva nei gruppi di lavoro UNI e CEN nel processo di sviluppo normativo. È stato anche recentemente lanciata la nuova sezione del portale web dedicata alla sostenibilità delle costruzioni in acciaio con approfondimenti tecnici, normativa di riferimento e dei software a disposizione per il calcolo delle prestazioni energetiche e valutazione LCA.


In chiave di sostenibilità ambientale, quale è la condizione del comparto nazionale ed europeo delle aziende che operano nelle costruzioni in acciaio?

Nell’Unione Europea, circa il 40% della produzione siderurgica viene realizzata grazie al recupero e riciclo di materiale ferroso. In Italia tale percentuale è significativamente più elevata e supera il 72%, registrando, all’interno di tutta la Comunità Europea, il più consistente quantitativo annuo di rottami ferrosi riciclati in acciaieria. In questo contesto, le aziende siderurgiche, nonostante la congiuntura economica degli ultimi anni, continuano a investire ingenti risorse economiche nel miglioramento delle proprie performance ambientali e la siderurgia italiana si colloca al primo posto in Europa per volume di investimenti ambientali realizzati. Tutti gli impianti siderurgici italiani adottano le migliori tecniche disponibili per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento. Grazie a questi investimenti, le realtà siderurgiche italiane sono già oggi in grado di dimostrare la conformità alla maggior parte delle prestazioni BAT tanto che in soli 4 anni l’industria siderurgica italiana ha ridotto drasticamente le proprie emissioni specifiche di polveri sottili. Ciò è stato possibile grazie all’installazione di sistemi sempre più efficienti e ad una migliore gestione e controllo dei processi e limitando, inoltre, le emissioni dirette di CO2, i consumi energetici e di acqua necessari alla produzione.
All’interno del processo produttivo, i consumi energetici sono quelli che impattano maggiormente: la siderurgia italiana si conferma tra le più efficienti rispetto alle principali siderurgie europee, riducendo del 24%, dal 1990 ad oggi, i propri consumi energetici per tonnellata di acciaio prodotto. Tutti elementi che concorrono allo sviluppo di costruzioni più consapevoli.


Esistono, a vostro avviso, ulteriori strumenti o vie di azione sulle quali le aziende nazionali ed europee potrebbero agire nel medio periodo?

L'evoluzione della normativa relativa alla qualità delle nuove costruzioni e la maggiore sensibilità verso un'edilizia sostenibile hanno generato una crescente richiesta di garanzie sulle prestazioni degli edifici, ottenibile anche attraverso il controllo dei consumi energetici e dei materiali impiegati, così come delle emissioni in atmosfera e della gestione dei rifiuti. Una maggiore conoscenza da parte di tutti gli operatori coinvolti non potrà che sostenere e favorire lo sviluppo di quei processi più idonei al mantenimento delle risorse, come d’altronde lo sono già quelli caratterizzanti l’acciaio e la sua filiera. Detto ciò, l’investimento nella formazione e nella crescita culturale e delle competenze è uno dei primi passi per arrivare a un primo obiettivo: identificare il significato autentico di “riciclabilità”, “durabilità” ed “eco-compatibilità” e da qui porre le basi per una strategia comune ed efficace. Fondazione Promozione Acciaio, consapevole dell’importanza di tali assunti, opera proprio in questa direzione, dando massima informazione sulle buone pratiche per una costruzione sostenibile e sulle potenzialità delle tecnologie oggi a disposizione. Non solo. Fondazione dialoga costantemente con le istituzioni e con i committenti per favorire quelle scelte costruttive che fanno capo all’acciaio in linea con quanto viene oggi richiesto a livello europeo: costruzioni sempre attente all’ambiente. 
Con una maggiore conoscenza sull’argomento, la scelta di ricorrere all’acciaio quale soluzione più adatta sarà naturale.

 

Esistono traiettorie, linee guida o normative che l’Europa chiede di seguire alle aziende del comparto in termini di eco compatibilità ambientale?

Il settore siderurgico è soggetto a diverse direttive in materia di prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento. L’aspetto fondamentale che vorrei evidenziare è che le aziende del settore siderurgico si sono poste con responsabilità nell’ottica di attuare e seguire le norme ed hanno investito nel miglioramento dei propri impianti produttivi. Tutta l’Europa e il mondo intero sono orientati ad una maggior tutela del patrimonio ambientale e la filiera dell’acciaio ha da tempo preso consapevolezza della questione, adeguandosi alle normative sia nazionali che europee. Questo non può che essere un ulteriore valore aggiunto per le costruzioni in acciaio, un’opportunità da cogliere nell’evoluzione delle priorità del mercato: consumo e utilizzo attento del territorio, riqualificazione e recupero degli edifici, utilizzo di materiali riciclabili e riciclati, riuso di edifici al termine della vita utile, adattabilità, attenzione al costo sociale ed ambientale degli edifici. L’impegno di Fondazione è che queste potenzialità trovino riconoscimento nel mercato delle costruzioni e che siano considerate dal settore immobiliare e dagli Enti governativi preposti una certezza a cui affidarsi. Ciò trova riscontro anche nei risultati della recente ricerca che abbiamo commissionato al Politecnico di Milano: è ormai evidente come l’acciaio strutturale, i processi industriali legati alla sua produzione e le tecnologie ad esso annessi siano sempre più riconosciuti come costituenti eco-compatibili.

 

 


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