17 luglio 2024
Una ripresa della domanda e un recupero delle quotazioni tra settembre e ottobre. Questa l’attesa degli operatori intervenuti nel webinar di siderweb "Inox: benvenuto secondo semestre" di questa mattina.
Piani: prezzi in recupero a settembre, ma senza scossoni
Domanda apparente del primo semestre 2024 in linea con l’anno precedente, ma con l’impressione di una maggior fiacchezza della componente reale. Questa, in sintesi, la visione sul primo semestre dell’anno in corso dell’amministratore delegato di LSI Inox Lorenzo Fava.
I primi sei mesi hanno visto, secondo Fava, situazioni contingenti abbastanza particolari. «Gli stock a gennaio e febbraio hanno raggiunto livelli abbastanza bassi anche in Europa e, al tempo stesso, importanti scioperi presso due grandi produttori, in Finlandia e in Spagna, hanno portato a una riduzione dell'offerta. Questo insieme di fattori ha portato a una scarsità di offerta rispetto alla domanda. Quindi anche se la domanda reale non è stata particolarmente brillante, la domanda apparente è rimasta più o meno in linea, soprattutto nel periodo marzo-maggio. Al tempo stesso le difficoltà logistiche nell’approvvigionamento estero per le tensioni nel passaggio del Canale di Suez hanno esacerbato la situazione. Il dato positivo è che comunque la domanda per noi distributori si è mantenuta sui livelli dello scorso anno e anche il prezzo si è risollevato dopo i minimi toccati a fine '23 e gennaio-febbraio '24. Prezzo che si sta consolidando. Una situazione un po' in chiaroscuro».
Tra i settori utilizzatori, Fava ha indicato una maggiore «tranquillità» per il comparto dell’edilizia, mentre per i restanti la situazione è stata diversa da Paese a Paese. Nel caso italiano, una maggiore scarsità di scorte da parte dei clienti ha creato una buona movimentazione. C’è però la consapevolezza che si sia trattato di un fenomeno episodico e non alimentato dal risveglio della domanda.
«Per il secondo semestre prevediamo una domanda più o meno in linea con i livelli storici. Settembre è un mese importante e, dato che giugno e luglio non sono stati brillanti, ci aspettiamo una domanda più viva alla riapertura. Anche sulle quotazioni non dovrebbero esserci scossoni, con consolidamenti verso l’alto nell’ordine dei 50-100 euro la tonnellata», ha indicato Fava.
L’ad di LSI Inox ha parlato poi della necessità di rendere più equilibrati i livelli di importazione, evidenziando come anche nel mondo dell’inox il mercato del green steel sia ancora tutto da sviluppare. Per il futuro sviluppo dell’azienda, infine, la parola d’ordine sarà «efficienza», al fine di poter offrire ai clienti un servizio di qualità sempre più rapido.
Nichel e rottame sosterranno le quotazioni nei prossimi mesi
Come spesso accade in una fase di mercato più calma, l’andamento di prodotti piani e lunghi non vede particolari differenze. Lo ha confermato l’ad di TrafiTech Vittorio Boneschi.
Guardando al primo semestre dell’anno Boneschi ha detto: «La domanda è stata interessante nel primo trimestre, in cui abbiamo registrato buoni ordinativi. Si è poi spenta progressivamente negli ultimi due-tre mesi, un trend che purtroppo ha condizionato anche le marginalità. Certe tipologie dei nostri prodotti sono legate particolarmente all’automotive che, in questa fase, sta affrontando l'incertezza legata alla battuta d’arresto delle auto elettriche. Una mancanza di riferimenti che ha reso i produttori molto cauti. Ben diversa la situazione degli Stati Uniti, dove la domanda è più frizzante. Tra gli altri mercati di destinazione sono andati bene alimentare, meccanica e anche il biomedicale. Un settore, quest’ultimo, dai volumi di consumo più contenuti, ma con ottime marginalità».
Alla luce proprio di questo trend, l’azienda del gruppo Trafilix punta a rimodulare la propria gamma con prodotti più evoluti e con finiture di maggior pregio, in particolare per i diametri più piccoli. Prodotti che anche in un mercato complesso hanno avuto delle buone performance e anche marginalità migliori.
Per il secondo semestre «ci aspettiamo un risveglio della domanda a settembre-ottobre, anche solo per un ri-stoccaggio – ha previsto Boneschi -. Per gli utilizzatori mi aspetto continuità, a eccezione dell’auto che resta il comparto con maggiori incertezze. Ci avviamo anche verso le elezioni americane il cui esito influenzerà la presenza europea su questo mercato».
Nel finale d’anno i prezzi dovrebbero essere caratterizzati dalla ripartenza delle quotazioni del nichel, dopo la decisione della Cina di ridurre l’output, e il mantenimento in tensione delle quotazioni del rottame dal momento che ne è decisamente aumentato il consumo tra i produttori Ue.
Davide Lorenzini
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