In principio c’era ArcelorMittal. Poi ai franco-indiani si è aggiunto Marcegaglia. Jindal è venuto, ha visto ed ha fatto le valige. Arvedi prima doveva essere da solo, poi con Csn, ora solo con il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti. Adesso, invece, si parla direttamente dello Stato.

Insomma, per la crisi Ilva sembra che, ancora una volta dopo due anni, il caos regni sovrano. Chissà che l’idea iniziale del precedente commissario di stilare prima della cessione il piano industriale, ipotizzando una lunga trattativa, non fosse forse migliore, ma, come si dice, del senno di poi…
Fatto sta che dopo tanto parlare di privati, ora sembra che l’Ilva possa tornare allo Stato, e a dirlo questa volta non è il segretario delle Fiom Maurizio Landini, ma direttamente il premier Matteo Renzi, il quale, prima a Repubblica e poi su Rai 3, ha affermato «Se devo far saltare Taranto, preferisco intervenire direttamente qualche anno e poi rimetterlo sul mercato».

Un pensiero in linea anche con quanto espresso in chiusura nella lettera dell’ad di Pipex Luigi Cuzzolin pubblicata da Siderweb il 17 luglio di quest’anno (clicca qui per leggere la news), in cui l’imprenditore in relazione al caso Ilva chiedeva: «Se siamo noi a dovere pagare per queste grane ambientali perché non tenerci anche il buono di tutta questa vicenda?».

Nell’ottica però di provare ad offrire uno spaccato un po’ più ampio dell’opinione in merito della community siderurgica di Siderweb, abbiamo deciso di lanciare un sondaggio di 48 ore chiedendo a voi lettori: «Sei d'accordo con la proposta di un ritorno dell'Ilva allo Stato?».  Mercoledì mattina Siderweb proporrà il risultato del questionario. (Clicca qui per rispondere al sondaggio)